QUESTO PAZZO PAZZO MONDO - NEVE A TOKYO, CALDO AL POLO, PIOGGIA IN ITALIA, GELO IN SPAGNA: IL RISCALDAMENTO GLOBALE FA CROLLARE OGNI CERTEZZA SUL CLIMA - GLI ESPERTI: L’AUMENTO DEI GAS SERRA IN ATMOSFERA AUMENTA IL RISCHIO DI EVENTI METEO ESTREMI ANCHE DI 10 VOLTE -

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TOKYO NEVE TOKYO NEVE

Valerio Gualerzi per la Repubblica

 

Pioggia devastante in Italia, gelo in Spagna, caldo record al Polo. Tanto che che nei giorni scorsi a Burgos faceva più o meno lo stesso freddo che nell’Artico. Le anomalie climatiche di novembre confermano la rapidità con cui il riscaldamento globale fa crollare i record e intensifica gli eventi meteo estremi.

 

Se l’Italia è purtroppo abituata alle alluvioni autunnali e un paio di giorni di gelo fuori stagione in Castiglia e Leon sono compatibili con la normale variabilità del tempo, ben altro allarme suscita ciò che accade nell’estremo Nord.

 

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I rilevamenti compiuti da Rutgers University (Usa) e l’Istituto meteorologico danese hanno accertato che la temperatura dell’aria nell’Artico a ottobre e novembre è stata più alta della media di ben 20 gradi. «In questo mese il termometro è salito di pochi gradi sopra lo zero, mentre avrebbe dovuto segnare circa -25: nulla, se non il cambiamento climatico, può averlo provocato» spiega la ricercatrice Francis Jennifer.

 

Si tratta dell’accelerazione di un fenomeno di riscaldamento dell’area artica in corso ormai da anni con conseguenze devastanti sulla fauna, come denuncia il censimento sulla moria di renne dell’Università della Lapponia a Rovaniemi: nel 2013 oltre 60mila sono morte per le variazioni dell’habitat siberiano causate da un autunno eccezionalmente caldo.

 

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Si moltiplicano gli allarmi per gli orsi polari e poche settimane fa nello Stretto di Bering si è verificata una strage di pulcinella di mare, rimasti a corto di cibo per il riscaldamento delle acque. «Allo stesso tempo» aggiunge Jennifer «assistiamo a un freddo insolito nell’Asia centrosettentrio-nale ». Se ne sono accorti gli abitanti di Tokyo, costretti ieri a fare i conti con una nevicata che ha mandato in tilt il trasporto pubblico e che a novembre non si verificava da 54 anni.

 

Del resto il messaggio recapitato nei giorni scorsi dall’Organizzazione mondiale per la meteorologia delle Nazioni Unite alla Conferenza sul Clima di Marrakech è stato chiaro. Se è vero che non è possibile mettere tutti gli eventi estremi in correlazione con il riscaldamento globale, è altrettanto vero che l’aumento dei gas serra in atmosfera ha reso il verificarsi di questi eventi più probabile, aumentando le chance anche di 10 volte.

 

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«Senza riscaldamento globale a Tokyo avrebbe nevicato ugualmente? Questo non possiamo dirlo perché siamo nel bel mezzo dell’esperimento», commenta Antonio Navarra, presidente del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti climatici. «Di certo però tutto ciò che stiamo osservando è compatibile con i modelli che abbiamo elaborato».

 

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Sarebbe scorretto quindi fare un’associazione diretta tra riscaldamento globale e la pioggia eccezionale che sta flagellando Piemonte e Liguria. Franco Desiato, responsabile del Settore clima e meteorologia applicata dell’Ispra, spiega: «In Italia le statistiche degli ultimi anni segnalano sicuramente un aumento della temperatura media, delle ondate di calore e delle cosiddette notti tropicali, quando la minima non scende sotto i 20 gradi, ma le precipitazioni sono sostanzialmente in linea con il passato».

 

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