1. “ANDREA BELLOCCO VOLEVA UNA PARTE DEI MIEI GUADAGNI”: ANDREA BERETTA SVELA IL MOVENTE DELL’OMICIDIO
Estratto dell'articolo di Carlo Coi per www.fanpage.it
Antonio Bellocco, rampollo di ‘ndrangheta ed esponente di primo piano della curva interista, è stato ucciso ieri intorno alle 10.50, fuori dalla palestra Testudo a Cernusco sul Naviglio (Milano), in seguito a una lite avuta con un altro esponente del tifo organizzato neroazzurro, Andrea Beretta, che lo avrebbe ferito a morte con un coltello. Lo stesso Beretta è stato costretto al ricovero in ospedale per un colpo d'arma da fuoco.
LE DICHIARAZIONI DI ANDREA BERETTA
Beretta […] ha rilasciato dichiarazioni spontanee grazie alle quali sono emerse nuovi dettagli sul possibile movente della lite: "Antonio Bellocco voleva e pretendeva la divisione degli utili del mio negozio, ha minacciato che se non lo avessi fatto ci sarebbero state conseguenze anche per la mia famiglia".
Secondo l'indagato, quindi, Bellocco avrebbe voluto una percentuale dei guadagni dell'attività commerciale di proprietà di Beretta, situata a Pioltello (Milano), nella quale era venduto, in via esclusiva, il merchandising della curva interista. […]
CHIESTA LA CUSTODIA CAUTELARE PER L'INDAGATO
[…] Secondo l'accusa non è da escludere la partecipazione nella vicenda di terze persone, che potrebbero aver alterato o modificato la scena del crimine. Inoltre Beretta è accusato di possesso illegale di armi da fuoco e, durante l'interrogatorio avvenuto ieri nell'Ospedale San Raffaele di Milano, ha ammesso di aver portato con sé in palestra una pistola, una calibro 9×21 priva di matricola, perché venuto a conoscenza che qualcuno volesse ucciderlo: "Giravo armato perché ho saputo che qualcuno mi vuole fare la pelle".
2. QUELLO CHE NON TORNA NELL’OMICIDIO BELLOCCO: «ANDREA BERETTA HA ACCOLTELLATO E SI È SPARATO DA SOLO»
Estratto dell'articolo di Alessandro D’Amato per www.open.online
antonio bellocco e andrea beretta
Ci sono troppe cose che non tornano nell’omicidio di Antonio Bellocco. E Andrea “Berro” Beretta, capo ultras dell’Inter potrebbe aver fornito una ricostruzione falsa dell’assassinio. Sul quale si staglia l’ombra del regolamento di conti. Con al centro gli affari collegati al tifo e la ‘ndrangheta. […] Secondo la ricostruzione, Bellocco gli avrebbe sparato colpendolo tra il fianco e la schiena. E Beretta avrebbe reagito accoltellandolo e uccidendolo. Ma diversi elementi fanno pensare al pm Paolo Storari e ai carabinieri che la storia non sia andata così.
L’INDAGINE SULL’OMICIDIO DI ANTONIO BELLOCCO
Il Quotidiano Nazionale scrive che l’ipotesi più verosimile al momento è che Beretta abbia fatto tutto da solo. E cioè si sia ferito con la pistola al fianco per sostenere la legittima difesa. Cosa lo fa pensare? Prima di tutto la posizione in cui è stata ritrovata l’arma. Ovvero sotto il corpo di Bellocco. Poi c’è il fatto che il caricatore fosse fuori dalla Smart. Infine, l’assenza di impronte sull’arma e la mancanza del colpo in canna. Secondo questa ricostruzione Beretta, convinto che Bellocco volesse eliminarlo, ha agito prima e con premeditazione.
In serata il capo ultrà è stato fermato per omicidio e detenzione illegale di una calibro 9×21 con matricola abrasa. Gli inquirenti sono quindi certi che l’arma con cui è stato ferito appartenesse proprio a Beretta. Mentre le versioni alternative della dinamica dei fatti sono due. La prima: Beretta entra in auto, accoltella Bellocco, si spara con la sua arma di striscio all’anca.
LE IPOTESI SULLA DINAMICA
La seconda: Bellocco lo avrebbe minacciato di morte appena entrati nell’auto. Lui avrebbe mostrato la pistola che porta da giorni in una fondina ascellare per intimidirlo. Il 36enne sarebbe riuscito a disarmarlo e a quel punto Beretta lo avrebbe colpito con 7-8 coltellate tra gola e cuore. […]
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