"CARABINIERI ACCECATI DALL'ARROGANZA DI CHI SI CREDE AL DI SOPRA DELLE REGOLE" - IL PM HA RICOSTRUITO COSÌ IL "SISTEMA LEVANTE", QUEL GIRO DI MENZOGNE, SEQUESTRI DI DROGA RIVENDUTA ATTRAVERSO PUSHER DI FIDUCIA, PESTAGGI CON MODALITÀ DA TORTURA CHE HA PORTATO ALLE DURISSIME CONDANNE DI CINQUE AGENTI DELLA CASERMA DI PIACENZA - GIUSEPPE MONTELLA, CONSIDERATO IL CAPO DELLA BANDA CRIMINALE IN DIVISA, SI È BECCATO 12 ANNI DI RECLUSIONE, MA NON AGIVA DA SOLO...

-

Condividi questo articolo


Michela Allegri per “Il Messaggero

 

i carabinieri condannati a piacenza 2 i carabinieri condannati a piacenza 2

Una caserma dei carabinieri era diventata, in pieno lockdown e in una tranquilla città di provincia come Piacenza, una centrale criminale dove passavano lo spaccio di droga, le estorsioni, la ricettazione, dove si picchiavano le persone, le si torturavano, le si ammanettavano senza ragione.

 

i carabinieri condannati a piacenza 1 i carabinieri condannati a piacenza 1

Un anno fa la storia della caserma Levante e dei carabinieri arrestati, scosse non solo la città emiliana, ma tutto il Paese. Ieri per cinque carabinieri finiti sul banco degli imputati è arrivata la condanna al termine del rito abbreviato, che prevede uno sconto di pena. Per un sesto militare, invece, il processo è ancora in corso.

 

EPILOGO

giuseppe montella giuseppe montella

Durissima la sentenza emessa dal gup Fiammetta Modica a carico dell'appuntato Giuseppe Montella, considerato il leader della banda criminale in divisa: 12 anni di reclusione. L'accusa aveva chiesto 16 anni, un mese e 10 giorni. Montella ha ammesso di aver preso parte a gran parte dei 60 episodi contestati nel capo di imputazione e avvenuti tra l'ottobre 2018 e il giugno 2020, ma ha sostenuto di non aver agito da solo.

 

giuseppe montella 3 giuseppe montella 3

Secondo l'accusa avrebbe picchiato pusher per ottenere informazioni che gli garantivano arresti certi ed encomi. E avrebbe anche inflitto torture, prodotto verbali falsi e gestito un giro di spaccio. Non era solo alla sbarra. Per l'appuntato scelto Salvatore Cappellano il giudice ha disposto 8 anni di reclusione, mentre per Giacomo Falanga 6 anni.

caserma levante caserma levante

 

E ancora: 4 anni per Marco Orlando, all'epoca comandante della stazione di via Caccialupo; 3 anni e 4 mesi per Daniele Spagnolo. L'accusa aveva avanzato per tutti e cinque i militari richieste di condanna più severe.

 

giuseppe montella 2 giuseppe montella 2

È trascorso meno di un anno dall'operazione Odysseus, coordinata dalla procura di Piacenza, scattata dopo le rivelazioni di un carabiniere. A svolgere le indagini, la Guardia di finanza e la Polizia locale. Era il 22 luglio 2020 quando furono emesse 22 ordinanze di custodia cautelare e fu deciso il sequestro della caserma Levante.

 

OFFESA

giuseppe montella 1 giuseppe montella 1

Nella requisitoria dell'aprile scorso, il procuratore capo Grazia Pradella aveva parlato di comportamenti di «eccezionale gravità» che hanno «offeso i carabinieri che lavorano in silenzio e con spirito servizio».

 

Nell'aula di Piacenza Expo, trasformata in tribunale per rispettare le norme anti Covid, è stato il pm Antonio Colonna a ricostruire «il sistema Levante» e a spiegare le responsabilità di tutti gli imputati «accecati dall'arroganza di chi si crede al di sopra delle regole», capaci di tenere in piedi un sistema parallelo «fatto di menzogne, di sequestri di droga rivenduta attraverso pusher di fiducia, di arresti architettati per aumentare le statistiche, di pestaggi con modalità tali da configurare la tortura».

 

Giuseppe Montella con la fidanzata Mery Cattaneo Giuseppe Montella con la fidanzata Mery Cattaneo

SCENARIO

Il pm è stato rigoroso nell'elencare i reati commessi dai cinque carabinieri che hanno scelto l'abbreviato: le contestazioni spaziano dallo spaccio di droga al peculato, dal falso alle lesioni, fino alla tortura.

 

L'ultima accusa è rimasta a carico di Montella, Cappellano e Falanga e solo per uno dei due episodi contestati, che riguarda un giovane egiziano la cui aggressione in caserma, da parte dei militari, venne registrata in un'intercettazione.

 

«C'è gente che indossa la divisa con onore, perciò leggere questi fatti è motivo di umiliazione e vergogna. Dedico il mio intervento a queste donne e a questi uomini valorosi», è uno dei passaggi della requisitoria davanti agli imputati e alle parti civili, tra le quali alcune associazioni di carabinieri e, naturalmente, l'Arma, che ha ottenuto una provvisionale da 150mila euro.

 

Ha commentato il procuratore Pradella dopo la sentenza: «L'impianto accusatorio ha retto in pieno». Tutti gli imputati erano presenti in aula, tranne Montella.

i carabinieri di piacenza i carabinieri di piacenza giuseppe montella giuseppe montella la ducati di giuseppe montella la ducati di giuseppe montella giuseppe montella giuseppe montella giuseppe montella giuseppe montella giuseppe montella giuseppe montella giuseppe montella giuseppe montella I CARABINIERI DI PIACENZA E GLI ORDINI PER LA DROGA I CARABINIERI DI PIACENZA E GLI ORDINI PER LA DROGA carabinieri piacenza carabinieri piacenza I CARABINIERI DI PIACENZA E LE BOTTE A UN PUSHER I CARABINIERI DI PIACENZA E LE BOTTE A UN PUSHER piacenza carabinieri piacenza carabinieri piacenza carabinieri piacenza carabinieri piacenza carabinieri piacenza carabinieri le auto e le moto di proprieta' del carabiniere giuseppe montella le auto e le moto di proprieta' del carabiniere giuseppe montella MARESCIALLO MARCO ORLANDO MARESCIALLO MARCO ORLANDO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...