Saturn è morto a 84 anni. Età a parte, la vita di questo alligatore del Mississipi non si può dire che non sia stata avventurosa: sopravvissuto alle bombe della seconda guerra mondiale a Berlino e, dice la leggenda, appartenuto al leader nazista Adolf Hitler, si è spento nello zoo di Mosca dove ha vissuto dal 1946.
La sua storia, almeno quella conosciuta, inizia nel 1936 quando venne donato allo zoo di Berlino dopo essere nato negli Stati Uniti. Nel novembre 1943 la città tedesca venne pesantemente bombardata dagli Alleati. In particolare nella notte fra il 22 e 23 di quel mese, gli ordigni danneggiarono pesantemente le aree a ovest del centro, incluso il distretto di Tiergarten, proprio dove c’era lo zoo.
Un rapporto dell’epoca racconta che quattro coccodrilli vennero uccisi scagliati in strada dalla potenza delle esplosioni. Ma non Saturn che riuscì a sopravvivere e a fuggire. Per tre anni visse fra le rovine della città fin quando venne trovato dai soldati britannici che lo consegnarono ai militari sovietici e finì per essere portato nello zoo di Mosca. Lì è vissuto per altri 74 anni, raggiungendo così la ragguardevole età di 84 anni: almeno una trentina in più rispetto a quanto mediamente vivono gli esemplari in natura. Forse addirittura il più vecchio al mondo, anche se è impossibile dirlo: nello zoo di Belgrado in Serbia vive un altro alligatore maschio, Muja, che attualmente ha 80 anni e potrebbe superarlo.
Di certo Saturn può vantare tanti racconti e leggende che gli sono stati attribuiti: «Appena arrivato a Mosca – racconta l’agenzia stampa Interfax – si è diffuso il mito che Saturn non provenisse dallo zoo di Berlino ma che appartenesse a una collezione privata del leader nazista Adolf Hitler». Una voce mai confermata e respinta dallo zoo moscovita secondo il quale gli animali «non appartengono alla politica e non devono essere ritenuti responsabili dei peccati umani».
Altri miti raccontano che quando venne costruito nel 1990 un nuovo acquario, Saturn si rifiutò di mangiare cibo per 4 mesi quasi non volesse abbandonare la sua vecchia casa. E si dice anche che nel 1993, quando dei carri armati si spostarono lungo la tangenziale, Saturn pianse a causa della vibrazioni, ma che in realtà quelle lacrime fossero dovute al ricordo della battaglia di Berlino. Insomma un animale circondato da racconti davvero curiosi.
«E' una grande gioia che ognuno di noi abbia potuto guardarlo negli occhi – raccontano dallo zoo moscovita – , stargli vicino in silenzio. Ha visto crescere molti di noi. Speriamo di non averlo deluso».