Da "Giallo"
«E ora comparate le tracce di Dna rimaste ignote sul corpo di Yara con il profilo genetico dell'assassino di Sharon Verzeni». La richiesta è dell'avvocato Claudio Salvagni, difensore di Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio della piccola Yara. Lo scrive il settimanale Giallo, Cairo Editore, in edicola da oggi. Secondo il legale, Moussa Sangare potrebbe avere già ucciso.
Inoltre, dopo l'omicidio di Sharon è scappato proprio verso il campo di Chignolo d'Isola, dove il 26 febbraio 2011 venne ritrovato il corpo senza vita della ragazzina di Brembate. Yara venne uccisa con parecchie coltellate. Dice ancora Salvagni: «Sul corpo della ragazzina ci sono due dna rimasti ignoti e 9 formazioni pilifere che non appartengono a Bossetti. Chiediamo solo di cercare la verità». All'avvocato risponde su Giallo la criminologa Roberta Bruzzone: «L'assassino della piccola Yara è già in prigione. L'ipotesi dell'avvocato è semplicemente fantasiosa».
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