Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”
Melania Rizzoli foto di bacco (3)
Tra coloro che fortunatamente non sono stati ancora "vittime" del contagio fisico da Coronavirus, si sta diffondendo rapidamente una nuova epidemia, quella del «Contagio emotivo», una forma di emozione negativa che non viene filtrata dai processi cognitivi, un sentimento interiore latente che genera ansia verso l'ineluttabilità degli eventi, una sorta di rassegnazione all'infezione virale in assenza di un reale pericolo immediato, un acuirsi della paura dell'altro, visto come un possibile e inevitabile veicolo di contagio, come fosse il nemico sospettato che lo impersona anche senza averne le prove ed alcun sintomo.
Le file interminabili di questi giorni di fronte alle farmacie di tutta Italia per tamponarsi e conoscere il proprio stato di salute e di immunità dimostrano bene questo nuovo fenomeno, anche in relazione all'enorme numero di casi positivi accertati di queste settimane tra gli italiani, che ha provocato un'ondata di incertezza, mettendo a rischio più o meno gravemente l'integrità psichica di gran parte della popolazione, in una isterica corsa alla verifica della personale negatività o positività dall'infezione.
INIEZIONI DI MASSA
Nonostante la massiccia vaccinazione di massa in atto da diversi mesi nel nostro Paese, e i dati epidemiologici che rassicurano sulla attenuazione dei sintomi, sullo sviluppo della malattia e sul pericolo di morte nelle persone vaccinate, il disagio collettivo è divenuto evidente ed è esploso durante le festività natalizie, nelle quali i contatti personali sono stati numerosi e ravvicinati, e tutto è avvenuto grazie anche ad una comunicazione mediatica altalenante, disunita e contrastante, niente affatto coerente con lo stato di fatto, per cui nella maggior parte della cittadinanza lo stato d'ansia ha superato la soglia in cui subentra l'angoscia, l'angustia, la ristrettezza del respiro, fino ad assistere a vere e proprie crisi di panico, con disturbi del sonno, incubi notturni e disorganizzazione della razionalità della mente.
STANCHEZZA
Il fatto è che, dopo settimane caratterizzate da ottimismo e speranza per l'andamento della epidemia, nelle quali il virus sembrava aver perso forza grazie alla vaccinazione di massa, con contagi e ricoveri in diminuzione ovunque, questa nuova ondata della variante Omicron del Coronavirus è avvenuta troppo rapidamente, si è imposta con la sua elevata contagiosità durante i giorni di festa e di convivialità, per cui la mente non ha avuto il tempo di elaborare il ritorno del pericolo, la minaccia di nuove quarantene, la rinuncia ai viaggi e alle vacanze, favorendo il ritorno della depressività e di una nuova emotività, questa davvero molto contagiosa, fatta di scoraggiamento e perdita di fiducia nelle scienza e nelle autorità politiche ed istituzionali che governano il Paese nello stato ancora attuale di emergenza.
Il «Contagio emotivo» è un processo che si sviluppa nelle relazioni e nei comportamenti di gruppo, inducendo le persone a permeare le emozioni altrui, facendole proprie in maniera disadattiva, con una significativa morbilitá psicologica che eleva il livello di paura, in questo caso del contagio, del virus, dell'incertezza del futuro, acuendo il fenomeno della Pandemic Fatigue, ovvero la stanchezza nei confronti della situazione critica che da mesi impera in Italia, la quale supera il sistema di adattamento al forte stress in atto ormai in maniera stabile da due anni.
D'altronde è noto che l'organismo e la mente reagiscono faticosamente e con grande senso di smarrimento alle emergenze ripetute e continuative, fanno fatica ad adattarsi rapidamente ai nuovi provvedimenti, per la costante situazione di allerta e preoccupazione, si comincia a pensare che tutto sia stato inutile, che i sacrifici e le ristrettezze vissute non siano servite a niente, che si ritorni nell'incubo del lockdown, si mette in dubbio anche l'efficacia accertata dei vaccini, ed entrano in gioco meccanismi di ribellione e soprattutto di confusione che sfociano nel rifiuto della responsabile adesione alle regole sanitarie imposte, che peraltro cambiano di settimana in settimana.
IPOCONDRIA
La disregolazione emotiva che permea la popolazione in queste settimane è un'onda gigantesca che può far perdere il contatto con la realtà, poiché le rassicurazioni scientifiche non riescono ad anestetizzare la paura, non la soffocano, anzi la riacutizzano in una forma diversa, favorendo il riaccendersi delle sindromi ipocondriache in una costellazione emotiva altalenante senza precedenti.
Il Covid19, protagonista indiscusso da due anni delle nostre giornate, ha modificato lo stile di vita e le abitudini quotidiane del mondo intero, ed ha contagiato anche le emozioni, amplificandole al pari del fenomeno pandemico, ma mentre la paura ci indirizza in genere verso soluzioni razionali, l'ansia del contagio innescata in queste settimane sta ingigantendo la pericolosità dell'evento virale attuale e della sua reale situazione sanitaria, creando un sentimento di impotenza di fronte all'ineluttabilità di esserne vittima, al punto che moltissime persone appaiono rassegnate al contagio, lo considerano inevitabile, sviluppando reazioni emotive malsane quale l'abuso di sostanze antinfiammatorie e stupefacenti, con il mancato rispetto delle direttive di salute pubblica per perdita di fiducia nei provvedimenti finora adottati, i quali comunque hanno avuto un impatto negativo sul benessere emotivo generale e mentale che sicuramente perdurerà nel tempo.
tamponi prima di natale VIGNETTA ALTAN - BABBO NATALE E IL TAMPONE