"IL COVAX E' UN MODO PER L'UOMO BIANCO DI PULIRSI LA COSCIENZA" - UN GRUPPO DI MEDICI LIBERIANI SCRIVE ALL'OMS PER CHIEDERE DI APPOGGIARE LA PROPOSTA DI BIDEN E DESTINARE AI PIU' POVERI LE DOSI IN ECCESSO ACQUISTATE DAI PAESI RICCHI - "NON ABBIAMO PIU' IL LUSSO DEL TEMPO" DICONO GLI SCIENZIATI, CHE FINO AD OGGI SONO STATI IMPEGNATI A COMBATTERE EBOLA...

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Dagotraduzione dal Daily Best

 

Ebola in Liberia Ebola in Liberia

Un gruppo di medici liberiani impegnati da anni a combattere il virus Ebola ha scritto una lettera aperta al direttore generale dell'Oms per chiedere uguaglianza nella distribuzione dei vaccini.

 

La lettera, che sarà accompagnata da una petizione, è firmata dai «veterani della risposta all'Ebola», e dovrebbe essere seguita da un articolo del dottor Mosoka Fallah, epidemiologo di Harvard che ha guidato il tracciamento dei contatti durante l'epidemia di Ebola in Liberia.

 

Covid in Liberia Covid in Liberia

I medici chiedono all'Oms e alla sua assemblea di destinare le dosi in eccesso di vaccini contro il Covid a Covax, l'iniziativa mondiale guidata dall'Oms, in modo che vengano distribuiti equamente. Fallah e i suoi colleghi chiedono ai paesi del G20 di contribuire a Covax destinando al progetto il 10% della loro spesa in vaccini e alle aziende farmaceutiche di applicare «un prezzo diverso per i paesi a basso o medio reddito». Il gruppo di medici appoggia poi la richiesta di Biden di rinunciare alla proprietà intellettuale sui vaccini.

 

Covid in Liberia 2 Covid in Liberia 2

«La sicurezza nazionale e globale è a rischio e non abbiamo più il lusso del tempo», si legge nella lettera. «I paesi che accumulano scorte o hanno un eccesso di vaccini sono miopi perché in realtà aumentano i rischi di mutazioni in nazioni non vaccinate, rendendo le loro scorte obsolete e alimentando così la pandemia».

 

«Come abbiamo appreso dalla pandemia di Ebola, la povertà e la geografia non dovrebbero essere i fattori determinanti per l'accesso ai vaccini salvavita», osserva la lettera.

 

Ebola in Congo Ebola in Congo

Sebbene il numero di casi nei piccoli paesi africani come la Liberia rimanga basso - finora sono stati documentati solo 2.114 positivi - cresce la preoccupazione tra l'OMS e le altre organizzazioni sanitarie globali e regionali. Fallah stesso ha espresso grande preoccupazione per il fatto che non vengono eseguiti test sufficienti e il numero di casi è troppo basso e probabilmente non accurato

 

A marzo, la Liberia, che conta circa cinque milioni di persone, ha ricevuto 96.000 dosi di vaccino tramite Covax. A questo ritmo, le vaccinazioni di massa potrebbero richiedere anni, lasciando i piccoli paesi seriamente indietro.

 

Covax Covax

«Covax è solo un modo per gli uomini bianchi di assolvere la loro coscienza», ha detto Fallah. Altri esperti hanno usato un linguaggio più temperato. «La distribuzione iniqua dei vaccini non è solo un oltraggio morale, è anche autolesionista sul piano economico ed epidemiologico. L'ho detto molte volte e il divario è molto tragico tra chi ha e chi non ha», ha detto il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus all'incontro virtuale di emergenza dei ministri della salute africani sul COVID-19, tenutosi l'8 maggio.

 

La lettera sarà divulgata domani, durante il panel internazionale sull'equità dei vaccini ospitato dal Center for Population-Level Bioethics presso la Rutgers University nel New Jersey ed è rivolta al direttore dell'Oms e all'Assemblea che si riunirà a Ginevra dal 24 maggio al 1° giugno.

 

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