"DOVREBBE INCOMINCIARE UN PERCORSO DI RIEDUCAZIONE INVECE DI GIOCARE A CALCIO" - LA RAGAZZA CHE HA DENUNCIATO PER STUPRO MANOLO PORTANOVA SI INCAZZA CON LA DECISIONE DEL CONI DI TESSERARE IL CALCIATORE, NONOSTANTE LA CONDANNA IN PRIMO GRADO: "AVREI PREFERITO RICEVERE NOTIZIE DIVERSE. CHI GIOCA A CALCIO RAPPRESENTA UN MODELLO" - COMPRENDIAMO LA SUA RABBIA, MA IN UN PAESE DI DIRITTO, COME È L'ITALIA, SI È INNOCENTI FINO AL TERZO GRADO DI GIUDIZIO: PORTANOVA È SOLO AL PRIMO...

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MANOLO PORTANOVA MANOLO PORTANOVA

Estratto dell'articolo di Filippo Fiorini per “la Stampa”

 

Manolo Portanova […] il 6 dicembre 2022 è stato condannato per stupro e da allora la Procura della Figc lo ha deferito e nel Genoa era finito ai margini. In Italia, si è considerati innocenti fino al terzo grado di giudizio e ottenuta l'autorizzazione al tesseramento dal Coni nelle scorse settimane, ha potuto riallacciare gli scarpini […]

 

La studentessa romana di 22 anni che secondo il tribunale di Siena lui, suo fratello William (all'epoca minorenne), loro cugino e un quarto sodale, hanno violentato e picchiato in un appartamento in città nel 2021, tuttavia, piuttosto che davanti ai tifosi che l'osannavano, avrebbe preferito vederlo in un centro per il recupero degli uomini maltrattanti. […]

STRISCIONE CONTRO MANOLO PORTANOVA ALLA REGGIANA STRISCIONE CONTRO MANOLO PORTANOVA ALLA REGGIANA

 

Ma che che cosa pensa quando vede Portanova in campo, adorato dai tifosi?

«Avrei di gran lunga preferito ricevere notizie diverse. Come per esempio il fatto che avesse accettato di incominciare un percorso di rieducazione per uomini maltrattanti, una cosa che gli ho sempre consigliato caldamente. […]».

 

Per la giustizia sportiva, però Portanova ha pagato il suo debito.

«[…]I regolamenti della Figc non si occupano di questo. Il problema è che chi gioca a calcio rappresenta un modello per il pubblico e ha una visibilità che bisognerebbe utilizzare con più responsabilità».

[…]

 

MANOLO PORTANOVA MANOLO PORTANOVA

Il suo caso ha assunto dimensioni nazionali anche grazie alla notorietà del condannato. È un bene o un male dal suo punto di vista?

 «Non sono certo io o la mia famiglia a cercare notorietà. È lui che continua a parlare con televisioni, giornali e dare conferenze stampa. È lui l'unico che continua ad esporsi».

 

Per quanto senza fondamento, molti la accusano di aver approfittato della notorietà di Portanova per un tornaconto personale. Vuole risponde a queste accuse?

 «Il mio interesse nei suoi confronti è nato senza che io avessi la minima idea di chi fosse e che cosa facesse nella vita. Per altro, il suo nome non mi ha portato nulla di positivo. Non ho ottenuto niente da tutta questa storia. Anzi, qualcosa sì: solo dolore e lo stesso dolore lo vive la mia famiglia. A che pro avrei dovuto inventare? Non ho mai chiesto niente, accettato niente e voluto niente».

 

MANOLO PORTANOVA MANOLO PORTANOVA

 Lui continua a proclamarsi innocente. Cosa vuole dirgli?

«Che dica la verità una volta per tutte. Le mie lesioni sono state refertate al pronto soccorso all'indomani dello stupro. La sentenza di condanna si basa su queste, sui messaggi, sui video. I periti hanno stabilito che le lesioni sono compatibili con un rapporto non consenziente. In tribunale, io ho chiesto un confronto diretto con lui, ma l'ha rifiutato».

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