Elisa Forte per “la Stampa”
La curva del contagio sembra, lentamente, scendere. Ma la pressione degli ospedali non smette di calare. Anzi. A preoccupare è l' incremento delle degenze: sono 3.448 i malati totali più gravi ricoverati in terapia intensiva e 27.484 i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari.
In Puglia è allarme rosso tanto da costringere Guido Quaranta responsabile del pronto soccorso dell' ospedale San Paolo di Bari a chiedere alla centrale operativa del 118 lo stop dei ricoveri. In una e-mail scrive: «Si rende necessario uno stop agli accessi delle ambulanze del 118 per almeno 48 ore».
E aggiunge: «Credo che sia necessario, data la gravità della situazione che i pazienti Covid, come successo nella prima ondata, vadano trasportati anche negli ospedali No Covid». Una mail disperata, un segnale di cedimento del sistema. Quaranta spiega come stanno messi, male: «Il nostro pronto soccorso versa in una gravissima situazione: posti letto e barelle sono saturi; vi sono 34 pazienti Covid in attesa di ricovero (la comunicazione è stata scritta sabato), l' 80 per cento sono ventilati».
RESPIRATORE PER LA TERAPIA INTENSIVA
I pazienti - scrive ancora ai vertici Asl della Regione Puglia - sono tre per ogni stanza e alcuni sono sistemati nel corridoio». Il medico continua: «Non vi sono più bocchettoni disponibili, quindi non vi è possibilità di ventilare i pazienti». Angela Leaci, direttrice sanitaria dell' ospedale San Paolo di Bari ieri ha disposto l' aumento di altri 6 posti letto nel reparto di Pneumologia. Si può fare di più ma mancano medici e operatori sanitari. «Il San Paolo - sottolinea Leaci - ospita 101 pazienti Covid. Sarebbe possibile incrementare 46 altri posti letto: condizione necessaria è la urgentissima assegnazione di 10 unità infermieristiche e di 5 Oss, oltre a 4 dirigenti medici».
CORONAVIRUS - PAZIENTE IN TERAPIA INTENSIVA CON IL RESPIRATORE
Sono in sofferenza anche gli altri ospedali di Bari. Ieri mattina al Policlinico c' erano 71 pazienti in attesa al pronto soccorso. Mancano i medici, scarseggiano i posti letto, i soccorritori sono esausti. I contagi mandano gli ospedali in tilt e i pugliesi sono allo stremo. Sui social si alza il termometro della protesta. «Ne avremo di cosa da scrivere quando tutto sarà passato. Sui generali, non sulla truppa», commenta il giornalista e scrittore pugliese Alessio Viola.