Cosa c’entra l’immigrazione illegale con Giulia Cecchettin? Lo sa solo il ministro dell’Istruzione Valditara, che ne ha parlato oggi inaugurando la Fondazione intitolata alla studentessa uccisa dall’ex fidanzato (italiano). pic.twitter.com/JmphSQeQx4
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) November 18, 2024
Estratto dell’articolo di Giovanni Viafora per www.corriere.it
«Ho attraversato la morte nella sua essenza più profonda prima con la perdita di mia moglie Monica e poi con quella di Giulia che mi ha spaccato il cuore». Così Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la giovane studentessa universitaria uccisa nel novembre dello scorso anno dal suo ex fidanzato, ha aperto il suo discorso nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, dove questa mattina è stata presentata ufficialmente la «Fondazione Giulia Cecchettin».
Un messaggio che ha commosso la platea, dove erano seduti politici ed esponenti delle associazioni che lottano contro la violenza sulle donne (tra loro, nelle vesti di nuova consigliera della Fondazione, anche la campionessa del nuoto Federica Pellegrini). […]
Prima dell'intervento di Cecchettin, però, erano intervenuti sia la ministra delle Pari opportunità Eugenia Roccella («Nessuna legge avrebbe salvato Giulia», ha detto); sia, attraverso un videomessaggio, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. E sono state proprio le sue parole a gelare la sala:
«Abbiamo di fronte due strade - ha detto il ministro riferendosi alle soluzioni contro la violenza sulle donne -, una concreta, ispirata ai valori costituzionali e un'altra ideologica. La visione ideologica è quella che vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato.
GIULIA CECCHETTIN E FILIPPO TURETTA
Massimo Cacciari esagera quando dice che il patriarcato è morto 200 anni fa, ma certamente il patriarcato come fenomeno giuridico è finito con la riforma del diritto di famiglia del 1975 che ha sostituito alla famiglia fondata sulla gerarchia, la famiglia fondata sull'eguaglianza. Ci sono invece residui di maschilismo, diciamo di machismo, che vanno combattuti».
E Valditara ha poi aggiunto: «Non si può far finta di non vedere che l'incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e devianza in qualche modo discendenti dalla immigrazione illegale».
Affermazioni accolte con stupore dallo stesso Cecchettin, che alla fine dell'incontro, circondato dai microfoni ha detto: «Le parole del ministro? Diciamo che su alcune posizioni c'è convergenza. Ma su altre no e su quelle si dovrà lavorare». [...]
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