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1. COSA CI FACEVANO 1000 BOTTIGLIE DI OLIO PER BAMBINI AI WHITE PARTY DI DIDDY? LA RISPOSTA DEL SUO AVVOCATO
Estratto dell'articolo di Elena Betti per www.fanpage.it
Dall’arresto di P Diddy, pseudonimo di Sean Combs, continuano a trapelare dettagli che spiegano le accuse che gli vengono addossate. Dettagli che non fanno altro che rendere ancora più cupa una situazione già problematica e controversa visto l'arresto dello scorso 16 settembre con l’accusa di violenze e abusi sessuali depositate negli scorsi mesi e che raccolgono però fatti risalenti anche ad anni fa. […] In generale negli anni si sono seguite accuse di stupro, abusi, favoreggiamento alla prostituzione e traffico sessuale. […]
L'AVVOCATO SULLE 1000 BOTTIGLIE DI OLIO PER BAMBINI A CASA DI DIDDY
Marc Agnifilo, avvocato di Diddy, ha deciso di esporsi con un’intervista a TMZ che dovrebbe alla domanda che, pur molti si stanno facendo: cosa faceva il rapper con 1000 bottiglie di olio per bambini? I procuratori federali hanno infatti dichiarato di aver fatto questo ritrovamento nelle ville di Combs. […]
“Non penso fossero davvero 1000, diciamo che erano tante”, spiega Agnigilo ma il giornalista Harvey Levin controbatte affermando che quel numero è stato rivelato dalla procura statunitense e aggiunge un dettaglio: “Dicono che possa essere utilizzato come lubrificante e la grande quantità suggerirebbe l’uso all’interno di orge”. A questa precisazione l’avvocato risponde buttandola un po’ sul fatto che bisogna avere la mente aperta: "Quando ero un ragazzino, alla fine degli anni '70, lo chiamavano sesso a tre, ora li chiamano Freak Offs”.
leonardo di caprio a uno dei white party di puff daddy
Con questa affermazione Agnifilo sembrerebbe suggerire che le bottiglie fossero utilizzate da Diddy e la compagna durante rapporti sessuali, magari con una terza persona. Già la scorsa settimana l’avvocato aveva commentato il fatto accusando tutti coloro che speculano su queste 1000 bottiglie di essere solo dei puritani. Intervistato dal The Post aveva detto: "Sapete che questi sono adulti consensuali che fanno quello che fanno gli adulti consensuali, non possiamo diventare così puritani in questo paese da pensare che in qualche modo il sesso sia una brutta cosa, perché, se lo fosse, non ci sarebbero più persone".
LA SPIEGAZIONE DELL'AVVOCATO DI DIDDY
La spiegazione, per l’avvocato di Diddy ovvia, riguardo alle “molte” bottiglie di olio per bambini è da ricercare nelle abitudini degli americani. Come tutti, anche il rapper comprerebbe all’ingrosso. “Vicino a ogni sua villa c’è un negozio Costco”, spiega Agnifilo citando uno dei più grandi supermercati americani dove si comprano i prodotti all'ingrosso. Poi chiede al giornalista di TMZ: “Ti sei mai seduto in un parcheggio di Costco a guardare la gente che esce da lì?”, insinuando che chiunque esce dal negozio con grandi quantità di cibo o oggetti.
Levin, un po’ confuso dall’affermazione, risponde di aver notato che gli americani tendono a comprare tutto in grandi quantità, ma di non aver mai visto nessuno uscire da un supermercato con 1000 bottiglie di olio per bambini. […] Una teoria riguardo alle bottiglie d’olio suggerirebbe infatti che lui obbligasse gli invitati a cospargersene in modo da rendere complicata un’eventuale fuga dalla villa tutta in marmo del rapper a causa di eventuali scivolamenti.
2. “LE ACCUSE A PUFF DADDY SONO INQUIETANTI, MA LA SUA STORIA NON È QUELLA DELLA CULTURA DELL’HIP-HOP”: IL RAPPER 50 CENT PRONTO A LANCIARE IL SUO DOCU-FILM
Estratto www.ilfattoquotidiano.it
“Questa è una storia con un impatto umano significativo. È una narrazione complessa che abbraccia decenni, non solo i titoli o le clip viste finora”. Sono le parole del rapper 50 Cent […] e della regista Alexandria Stapleton, rilasciate a Variety, per presentare il nuovo docu-film in lavorazione per Netflix, che vedrà coinvolto anche il chiacchieratissimo Puff Daddy, incarcerato per associazione a delinquere, traffico sessuale con la forza, frode o coercizione.
“Sebbene le accuse siano inquietanti, invitiamo tutti a ricordare che la storia di Sean Combs/Puff Daddy non è la storia completa dell’hip-hop e della sua cultura. – hanno detto – Vogliamo garantire che le sue azioni individuali non mettano in ombra i contributi più ampi di questa cultura”. I proventi del documentario, ha affermato il rapper-produttore, saranno utilizzati per sostenere le vittime di aggressioni sessuali. […]
Video resurfaces of LeBron James expressing admiration for Diddy
“Ain’t no party like a Diddy party” pic.twitter.com/xsO8MtGVg4
— WORLDSTARHIPHOP (@WORLDSTAR) March 29, 2024
3. LEBRON JAMES DICE CHE “NON C'È FESTA COME UNA FESTA DI DIDDY” IN UN VIDEO RIEMERSO DOPO LE ACCUSE AL MAGNATE DEL RAP
Dagotraduzione dell'articolo di Nicholas McEntyre per www.nypost.com
In un video riemerso dopo l'arresto di Puff Daddy, accusato di stupro, favoreggiamento della prostituzione, traffico sessuale e associazione a delinquere, si vede la stella della NBA LeBron James che afferma: "non c'è festa come una festa di Diddy" durante una diretta instagram insieme a "Diddy" realizzata nel 2022.
Il cestista, 40 anni, non ha commentato il filmato da quando gli investigatori di Internet lo hanno scoperto all'inizio della settimana. Inoltre, l'atleta dei Los Angeles Lakers non è stato collegato a nessuno dei presunti crimini del rapper, al secolo Sean Combs. I procuratori federali affermano che la star dell'hip-hop organizzava festini, soprannominati “freak offs” in cui alcune donne venivano adescate, drogate e costrette a fare sesso con dei gigolò
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