"LA RUSSIA USA IL GRANO COME STRUMENTO DI RICATTO" - IL NUMERO UNO DELLA POLITICA ESTERA UE JOSEP BORRELL ATTACCA MOSCA: "HA TRASFORMATO IL MAR NERO IN UNA ZONA DI GUERRA, BLOCCANDO LE SPEDIZIONI DI GRANO E FERTILIZZANTI DALL'UCRAINA" - INTANTO A ROMA L'AMBASCIATORE RUSSO RAZOV CRITICA L'INVIO DI ARMI A KIEV: "E' BEN LUNGI DALL'ESSERE CONDIVISO DA TUTTI, ANCHE IN ITALIA" - L'OLIGARCA RUSSO SECHIN: "CON LE SANZIONI L'EUROPA STA COMPIENDO UN SUICIDIO ENERGETICO"...

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Josep Borrell Josep Borrell

«Siamo pronti a collaborare con le Nazioni Unite per prevenire qualsiasi impatto indesiderato delle nostre sanzioni sulla sicurezza alimentare globale», ha detto il numero uno della politica estera Ue Josep Borrell in un articolo pubblicato sul suo blog ufficiale.
 
Il capo della diplomazia europea ha denunciato «la scelta politica consapevole della Russia di "militarizzare" le esportazioni di grano e di usarle come strumento di ricatto contro chiunque si opponga alla sua aggressione» in Ucraina.
 

Josep Borrell e Volodymyr Zelensky Josep Borrell e Volodymyr Zelensky

«La Russia ha trasformato il Mar Nero in una zona di guerra, bloccando le spedizioni di grano e fertilizzanti dall'Ucraina (...) e applica anche quote e tasse sulle proprie esportazioni di grano», ha sottolineato.
 
Ore 14:25 - Zelensy, non smettiamo di lavorare per la vittoria
 
«Non smettiamo di lavorare per la vittoria». Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky, in un video diffuso durante la sua visita a Mykolaiv, citato dalla Bbc.
 
Ore 15:00 - Ambasciatore Russo Razov, invio armi non condiviso da tutti in Italia
 

RAZOV RAZOV

«La logica secondo cui la massiccia fornitura di armi all'Ucraina sarebbe un mezzo per arrivare alla pace mi sembra quantomeno bizzarra. In sostanza si tratta di alimentare all'infinito la situazione di conflitto, di prolungarla e di moltiplicare le vittime e le distruzioni. Questa logica, a quanto mi risulta, è lungi dall'essere condivisa da tutti, anche in Italia». Lo ha dichiarato Sergej Razov, ambasciatore russo in Italia, in un'intervista a Scenari Internazionali.
 
«Lasciando da parte il frasario della politica, il fatto è che le armi italiane saranno utilizzate per uccidere militari russi. E questo, ne converrà, introduce nelle nostre relazioni bilaterali un ulteriore elemento negativo che non possiamo ignorare», ha aggiunto.
 

ambasciatore russo a roma razov ambasciatore russo a roma razov

Ore 13:15 - Di Maio: «Putin non vuole la pace: la guerra sarà lunga»
 
«Per numero di morti e feriti al giorno, la guerra in Ucraina ha superato la Seconda guerra mondiale. La pace si ottiene in due e Putin non si vuole sedere al tavolo, questo fa prefigurare una guerra lunga. È per questo che stiamo cercando di sbloccare 60 mln di tonnellate di grano per cercare di cominciare a creare una fiducia tra due parti ma ci vorrà tempo e l’Italia è al lavoro 7 giorni su 7». Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al primo Summit Blue Forum Italia Network a Gaeta.
 
 
Ore 13:01 - Zelensky in visita a Mykolaiv
 

luigi di maio 2 luigi di maio 2

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato per la prima volta Mykolaiv, città nel sud del Paese che è considerata strategica per l’avanzata russa verso Odessa, e che è in questi giorni bersaglio di numerosi attacchi. Lo ha comunicato il suo staff, diffondendo per ora pochi dettagli della visita — una delle rare occasioni dall’inizio della guera in cui il presidente ha lasciato Kiev. Zelensky, così il suo staff, «ha visitato il palazzo della Regione, distrutto da un missile russo». È stato pubblicato un video di Zelensky mentre osserva un edificio gravemente danneggiato e l’incontro poi con i funzionari locali. Mykolaiv, città portuale di quasi mezzo milione di abitanti prima della guerra, è ancora sotto il controllo ucraino, ma è vicina alla regione di Kherson, già occupata dai russi. Un utile avamposto prima dell’attacco a Odessa.
 
Ore 12:50 - La Russia e la teoria del «suicidio energetico» dell'Occidente
 

igor sechin vladimir putin igor sechin vladimir putin

Quello che l'Europa sta compiendo con le sanzioni contro la Russia è «un suicidio energetico», che «avrà effetti a lungo termine».
 
A sostenerlo - rilanciando le teorie già espresse più volte dal presidente russo Vladimir Putin, ma ancora una volta omettendo di spiegare la ragione per cui l'Europa ha varato quelle sanzioni, e cioè l'invasione di un Paese democratico e sovrano da parte delle truppe di Mosca - è l'amministratore di Rosneft, Igor Sechin.
 

igor sechin vladimir putin 3 igor sechin vladimir putin 3

La Russia ha incrementato le entrate derivanti dalla vendita del petrolio e del gas, limitando la produzione, trovando acquirenti al di là dell'Europa (India e Cina, in primis) e causando un aumento dei prezzi. Come indicato qui, nei primi mesi dell'anno il gettito per le casse russe è salito del 90 per cento.

igor sechin vladimir putin 2 igor sechin vladimir putin 2

 

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