(ANSA) - Rinviato a giudizio per tutti i capi d'imputazione che sono stati contestati dalla procura di Perugia l'ex consigliere del Csm Luca Palamara, accusato di corruzione per i suoi rapporti con l'imprenditore Fabrizio Centofanti. La decisione è stata presa dal gup di Perugia.
Difesa ex pg Fuzio, assoluzione testimonia sua buona fede
(ANSA) - PERUGIA, 23 LUG - "La sentenza di oggi è la testimonianza della buona fede di Riccardo Fuzio, una persona rispettosa delle Istituzioni, che si è difeso nel processo e non dal processo ed è stato riconosciuto per quello che è": ad affermarlo l'avvocato Grazia Volo, difensore dell' ex procuratore generale della Cassazione, assolto dal gup di Perugia nel processo con il rito abbreviato dall'accusa di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio.
RICCARDO FUZIO SERGIO MATTARELLA
"Sia i pm che il giudice sono state persone misurate e attente" ha aggiunto il legale. Fuzio era accusato di avere rivelato a Luca Palamara (il quale deve rispondere di concorso nello stesso reato ma ha scelto il rito ordinario e l'udienza a suo carico è stata rinviata a settembre) che era pervenuto al Comitato di presidenza del Csm un esposto presentato da Stefano Fava "avente ad oggetto comportamenti asseritamente scorretti posti in essere dall'allora procuratore Giuseppe Pignatone, iscritto a protocollo riservato del Csm e come tale coperto da segreto". Doveva inoltre rispondere di avere comunicato sempre a Palamara le iniziative che il Comitato di presidenza intendeva intraprendere per verificare la fondatezza dei fatti indicati nell'esposto". Al centro del processo con rito abbreviato anche alcune notizie relative all'indagine in corso a Perugia nei confronti dell'ex consigliere del Csm. Per questo episodio il gup ha però riconosciuto la tenuità del fatto contestato a Fuzio di fatto assolvendolo.