"VUOI UN CAFFÈ? TI OFFRO ANCHE LA CENA, PERÒ TI METTI LA MASCHERINA" - ALL’OSPEDALE DI TREVIGLIO UN INFERMIERE DI 53 ANNI, CON GENTILEZZA, CHIEDE A UN 40ENNE SENZA FISSA DIMORA DI INDOSSARE LA PROTEZIONE - MA LA REAZIONE DELL'UOMO E’ FURIBONDA: PRENDE PER IL COLLO L'OPERATORE SANITARIO, LO RIEMPIE DI BOTTE E POI…

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Alessandro Avico per blitzquotidiano.it

 

infermiere treviglio infermiere treviglio

Un infermiere ha invitato un uomo a indossare la mascherina e quest’ultimo ha reagito e lo ha picchiato. Prima lo ha preso per il collo e poi lo ha malmenato rompendogli un dito. Un infermiere in servizio all’ospedale di Treviglio ha così rimediato 21 giorni di prognosi, oltre a 8 settimane per la riabilitazione del mignolo destro.

 

L’episodio è accaduto sabato sera all’ospedale di Treviglio all’inizio del turno: lo racconta oggi L’Eco di Bergamo. A soccorrere l’infermiere, 53 anni, che lavora in Cardiologia, è stata la guardia privata in servizio al Pronto soccorso. Il fatto nei pressi delle macchinette dove l’infermiere, prima del turno, si era portato a bere un caffè. L’aggressore è una persona senza fissa dimora e che “bazzica spesso in ospedale”.

 

La cronaca dell’aggressione all’infermiere che invita l’uomo a indossare la mascherina

“Mi offri il caffè?”. “Ti offro anche la cena, però ti metti la mascherina“. Una risposta, quella data dall’infermiere, che ha fatto scatenare l’ira dell’uomo che lo ha picchiato e preso per il collo. Prima di montare il turno della notte nel reparto di Cardiologia, si è recato alla sala delle macchinette che si trova accanto all’ingresso della mensa aziendale per prendere un caffè.

 

infermiere treviglio infermiere treviglio

Lì è stato raggiunto da un uomo sui 40 anni di origine piemontese, senza fissa dimora e presenza pressoché fissa nella struttura ospedaliera, tanto da vederlo girare all’interno anche di notte, dove dorme nella galleria del piano interrato. Alla risposta dell’infermiere, l’uomo lo ha preso per il collo e malmenato, colpendolo al viso e spaccandogli anche il mignolo della mano destra. (Fonte L’Eco di Bergamo).

 

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