Carlo Vulpio per il "Corriere della Sera"
La raffica di colpi esplosi all'alba non ha ingannato nessuno, non c'era alcuna festa patronale in calendario, né alcuno di quei vari festeggiamenti che va di moda celebrare con i fuochi d'artificio.
Quelli che risuonavano per la centrale via Kennedy, alle sei del mattino, erano colpi d'arma da fuoco. Diciotto per l'esattezza, calibro 7.65, che hanno crivellato il muro, lato ingresso, del residence Coppola, case vacanze a due passi dal mare.
È successo all'improvviso, quando la città si era appena addormentata, poiché a Gallipoli, d'estate, l'alba non è mai l'inizio di un nuovo giorno, ma la fine di quello precedente. Tre ragazzi, Ibrahim Rudi, 21 anni, di Galatina, Eugenio Campa, 20, di Novoli, e un altro ventenne di Sogliano Cavour sono arrivati davanti al Kennedy, hanno guardato la porta d'ingresso e dopo un cenno d'intesa di Eugenio a Ibrahim, questi ha impugnato la mitraglietta come fosse un giocattolo e ha fatto partire una sventagliata di colpi, in stile Gomorroide o Gomorra, tanto è la stessa idiozia, i criminali non si svegliano così presto e soprattutto non sparano ai muri.
Ibrahim se l'è presa con il muro dell'albergo in cui si trovava la sua ex fidanzata, Ilenia, 26 anni, di Cutrofiano, piccolo comune dell'entroterra salentino, per dimostrare a tutti che lui è un uomo, che a lui Ilenia non poteva mancare di rispetto.
Ibrahim è di origini albanesi, ma non vuol dire. È nato e cresciuto in Italia, e su certe cose le origini «etniche» c'entrano ben poco, contano molto di più i modelli culturali, o persino religiosi.
Semplicemente, Ibrahim è l'ennesimo ragazzotto che dopo aver litigato con la fidanzata - ed essere stato mollato da lei - si è autoscritturato per un film di cui lui sarebbe stato il regista e il protagonista nella veste del vendicatore di un torto subìto.
Si è procurato chissà come un'arma - una pistola mitragliatrice, questo sì un punto da chiarire bene da parte degli investigatori - e con un'azione eclatante ha rischiato di trasformarsi in un assassino.
Davanti a cinque persone, tra le quali Ilenia, sua sorella e il suo nuovo fidanzato, ha sparato con mano malferma tutti quei colpi ad altezza d'uomo contro l'albergo che ospitava la nuova coppia, mentre le telecamere di un centro estetico dall'altra parte della strada ne stavano riprendendo le gesta da diverse inquadrature, fuga compresa assieme ai due squinternati complici.
I carabinieri li hanno acciuffati in giornata, tutti e tre, vicino a Novoli, che è come dire dietro l'angolo. Avevano appena bruciato gli indumenti che indossavano e stavano cercando di disfarsi dell'arma.
Ibrahim Rudi dovrà rispondere di tentato omicidio plurimo aggravato e di detenzione e porto illegale di armi da guerra, mentre i due complici sono stati denunciati a piede libero per favoreggiamento.