Estratto dell'articolo di Francesco Pacifico,Giampiero Valenza per “il Messaggero”
Stazionano sotto i cassonetti. Anzi, in alcuni casi ci risiedono proprio. Sfrecciano dai tombini anche in pieno giorno. E rosicchiano i cavi delle auto. Con la Capitale ancora invasa di rifiuti in alcuni quartieri, sta diventando sempre più complicato convivere con i topi.
Secondo una stima della Sima, la Società italiana di medicina ambientale, ce ne sono in città 3,5 per ogni romano. Quindi, almeno dieci milioni di roditori. In questi giorni la situazione sta sfuggendo di mano e si sta trasformando in emergenza sanitaria. Anche perché dopo i camion per la raccolta fermi nelle officine, Ama sta faticando non poco anche sul fronte delle attività sullo spazzamento: si sono di fatto fermate le manutenzioni sulle macchine spazzatrici.
L'APPALTO Il 15 luglio scorso sono infatti scaduti e non rinnovati gli appalti con le ditte esterne per fare le riparazioni del centinaio di vecchie spazzatrici (sulle 150 totali) presenti nella flotta di Ama. Infatti già una trentina di macchine sono ferme: rispetto al passato la municipalizzata ha rafforzato le attività di spazzamento, organizzando anche appositi turni di uscita. Ma il massiccio utilizzo sta anche facendo registrare un numero di guasti, che sta costringendo l'azienda a cancellare alcuni giri per la pulizia.
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Ma c'è un altro bando (stavolta del Campidoglio) che starebbe creando non poche criticità sul fronte della pulizia della città: quello per la derattizzazione, stilato nel 2020. I fondi, dopo quella data, erano stati spostati in altre voci del bilancio comunale fino alla fine dello scorso anno, quando è stato annunciato lo sblocco delle risorse. Ma ad oggi le sei aziende vincitrici della gara di derattizzazione e disinfestazione ancora devono firmare il contratto.
In altre parole, non sono partite, con i Municipi che hanno avviato proprie operazioni, soprattutto per le scuole. Anche per tutto questo - l'immondizia in strada e i ritardi nelle attività di derattizzazione - cresce a Roma il numero dei topi e sono ormai dieci milioni. Sima lancia l'allarme: il caldo estremo che ha investito Roma sta incidendo non solo sulla presenza di insetti come zanzare e zecche, ma anche sulla proliferazione dei ratti.
(...) «Sono circa 40 le patologie» che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente dai ratti, attraverso il contatto o con le deiezioni rilasciate nell'ambiente, dice Miani. Tra queste, leptospirosi, salmonellosi, tifo murino e rabbia