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Di recente il rapporto medico pubblicato sulla salute di Donald Trump, in cui il presidente americano veniva giudicato 'sovrappeso', ha risollevato un'annosa questione: un governante 'grasso' è in grado di guidare il suo paese? La storia è costellata di esempi.
Duecento anni fa, Giorgio IV di Hannover, principe reggente del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, pesava una quintalata abbondante e venne caricaturato dalla stampa inglese come l’uomo più obeso del paese.
Il futuro re era divenuto così preoccupato per la sua reputazione che si faceva pesare in gran segreto ma tutti i suoi sforzi per nascondere il peso venivano presto vanificati dalle sue abitudini alimentari: una colazione tipica del principe includeva diverse bistecche, due piccioni e dodici tuorli d’uovo accompagnati da vino bianco, champagne, porto e brandy.
Il fenomeno dei monarchi obesi però risale a tempi ancora più antichi. Nella Bibbia viene menzionato Eglon, re di Moab (l’attuale Giordania) un importante re che conquistò le tribù israelitiche nel XII° secolo a.C. A quanto pare “Eglon era un uomo molto grasso” (Giudici 3, 17). Quando Eud, un assassino israeliano, lo uccise ebbe difficoltà a estrarre la spada dallo stomaco di Eglon perché “il grasso si rinchiuse attorno alla lama.”
busto dell imperatore vitellio
L’imperatore romano Vitellio, è stato descritto dagli storici come un mangione obeso. In “Vite dei Cesari” Svetonio narra che trasformava ogni colazione in banchetto e aveva un “esofago senza fondo.”
Ma una domanda che si potrebbe sollevare qui è: quanto ci voleva per venire considerati grassi nel mondo antico?
Il medico romano Galeno ci ha dato qualche informazione a riguardo, dividendoli in tre categorie: I grassi, i sovrappeso, e gli obesi (polysarkos, con molta carne). Galeno definiva gli obesi come coloro con del grasso in eccesso, che sudano camminando; non riescono raggiungere il tavolo da seduti per via del loro stomaco; hanno difficoltà a respirare e non sono in grado di lavarsi da soli.
Tutto questo ci suggerisce che i romani avessero la capacità di ingrassare piuttosto cospicuamente. Per i benestanti e i potenti era più facile essere sovrappeso, avendo più accesso al cibo e facendo meno esercizi della media delle persone.
Per alcuni monarchi, il peso divenne il loro biglietto da visita e un segno di fallimento morale: Carlo III, detto il Grosso, pronipote di Carlomagno e sovrano di gran parte dell’attuale Francia, Germania e Italia aveva una reputazione di pigrizia e mancanza di spina dorsale.
Quando i vichinghi invasero il nordovest della Francia preferì compensarli in denaro piuttosto che combatterli. La percezione della sua incompetenza e della sua codardìa contribuirono probabilmente al suo soprannome, che non fu mai usato mentre era in vita.
Nel caso di altri governanti la loro stazza fu oggetto di propaganda politica. Itey, regina della leggendaria Punt, in Africa, fu ridicolizzata dai suoi vicini egiziani per la sua corpulenza. In un’iscrizione egizia dove viene registrato l’incontro fra lei e la regina Hatshepsut, Itey viene raffigurata molto più grassa del marito e sotto compare l’immagine di un asino accompaganto dalla scritta: “Quest’asino ha dovuto accompagnare la regina.” Data l’importanza politica della visita, che mirava a stabilire l’autorità di Hatshepsut, le immagini sembrano essere piuttosto eloquenti.
Per quanto gli egizi possano aver tratto vantaggio dal ridicolizzare il girovita dei loro rivali politici, i polli tornarono al pollaio nella figura di Farouk, l’ultimo re egiziano. Fungendo principalmente da prestanome, il rotondo Farouk eccedeva sempre nelle spese e prima di essere spodestato da un golpe militare nel 1952, non solo fu accusato di rubare figuratamente dal suo popolo, ma era anche noto per i suoi furtarelli durante le visite di stato. Nel 1943, rubò un orologio da tasca di valore a Winston Churchill. Dopo essere stato deposto passò il resto della sua vita in esilio, dove morì all’età di 45 anni pesando 136kg.
i mutandoni della regina vittoria
Naturalmente, verso la fine della loro vita molti sovrani hanni iniziato ad accumulare chili: la Regina Vittoria acquistò notoriamente e comprensibilmente molto peso dopo la morte di suo marito nel 1861.
Un paio di mutandoni XL venduti all’asta nel 2013 per 3.765 sterline rivelarono che l’ampiezza del girovita della sovrana era giunto a misurare 94 centimetri.
Anche Enrico VIII crebbe orizzontalmente negli ultimi anni della sua vita. Atletico e slanciato in gioventù, una ferita ricevuta durante un torneo a 40 anni non si rimarginò mai del tutto lasciandolo piuttosto incapacitato. In tarda età il suo girovita misurava 132cm e doveva essere sollevato con l’argano per salire a cavallo.
A confronto con i sovrani della storia dunque, Trump sembrerebbe un tipo piuttosto slanciato.