(ANSA) - E' legittima la delibera con la quale l'Antitrust il 31 gennaio scorso ha dichiarato l'incompatibilità di Vittorio Sgarbi quale Sottosegretario alla Cultura. L'ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto il ricorso del parlamentare.
L'incompatibilità fu motivata col fatto che Sgarbi aveva svolto 'attività professionali in veste di critico d'arte, in materie connesse con la carica di governo in favore di soggetti pubblici e privati'. Sgarbi fu nominato Sottosegretario alla fine di ottobre 2021.
A metà maggio 2023 - lo ricostruisce lo stesso Tar - l'Antitrust ritenne in un primo momento compatibili con la carica di governo le attività extra istituzionali già esercitate da Sgarbi; nell'ottobre 2023, però, l'Autorità ricevette una e-mail anonima pervenuta al Ministero nella quale venivano denunciate talune condotte che denotavano situazioni d'incompatibilità e/o conflitto di interesse.
il tour elettorale di vittorio sgarbi 4
Fu avviata un'istruttoria, conclusa con la delibera di dichiarazione d'incompatibilità. Seguì il ricorso amministrativo oggi deciso con sentenza.