Estratto dell’articolo di Gianni Dragoni per “il Sole 24 Ore”
Leonardo sta lavorando ad alleanze per creare dei «poli europei» nel settore della difesa. Il dialogo preferenziale è con «tedeschi e francesi». Roberto Cingolani, a.d. di Leonardo […] ha indicato alcune linee strategiche del gruppo, in un’audizione alla commissione Difesa della Camera.
Cingolani ha confermato che «è stata creata una nuova divisione Spazio» […]. E ha detto che la discussione con la francese Thales per modificare gli accordi della Space alliance ha portato alla modifica dei patti parasociali.
«Stiamo lavorando su alcune alleanze che devono creare dei poli europei. Abbiamo in corso due diligence con banche internazionali - ha detto l’a.d. di Leonardo - che ci aiutano a capire cosa vendere e cosa comprare. Stiamo meditando su joint venture di natura gigantesca perché vogliamo essere uno dei motori della creazione dello spazio europeo della sicurezza».
Cingolani non ha indicato in quali settori e con quali potenziali partner ci siano discussioni, le controparti sono soprattutto gruppi tedeschi e francesi. «Fare dei poli europei vuol dire creare degli oggetti, che non saranno solo italiani o tedeschi o francesi, ma che competono alla pari con i colossi cinesi e americani». Ha parlato di «un collante che crei delle grandi strutture».
Secondo fonti autorevoli, Leonardo si muoverebbe soprattutto su due filoni: gli armamenti terrestri e l’elettronica per la difesa. Tra le controparti potenziali, risulta vi siano colloqui ad ampio raggio con la tedesca Rheinmetall, leader dei mezzi blindati terrestri. Quando l’a.d. di Leonardo era Alessandro Profumo, il numero uno di Rheinmetall, Armin Papperger, aveva manifestato interesse ad acquisire una partecipazione azionaria importante in Oto Melara, per lo sviluppo di nuovi blindati e carri armati, con un occhio alle commesse plurimiliardarie che dovrebbero arrivare dall’Esercito soprattutto per il rinnovo dei carri armati pesanti Ariete.
Profumo preferiva un’intesa con la franco-tedesca Knds, […] ma non se ne è fatto nulla. Adesso sul tavolo c’è l’intenzione del ministro della Difesa, Guido Crosetto, di acquisire carri armati Leopard 2 di produzione tedesca, per 8,2 miliardi di euro in 14 anni. Un’intesa di Leonardo con Rheinmetall, e anche con Kmw, potrebbe inserirsi in questa prospettiva.
Un’ulteriore ipotesi è che Leonardo voglia aumentare il peso nella tedesca Hensoldt, di cui detiene il 25,1 per cento.
guido crosetto in vacanza a ponza 7
[…] Il piano industriale di Leonardo «sarà presentato il 24 febbraio al nostro cda e dai primi di marzo ai mercati internazionali». […] Con Fincantieri «è scoppiata la pace». «Stiamo scrivendo un accordo industriale fatto bene su alcune cose che devono funzionare, noi facciamo cose che volano loro fanno cose che galleggiano, non è così complicato, e l’elettronica fa da collante». Le aerostrutture restano il punto debole. «Sulle aerostrutture la buona notizia è che a fine 2025 saremo sostanzialmente a pareggio, da quel momento in poi valuteremo anche nuove attività».
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LA SEDE DI LEONARDO FINMECCANICA A PIAZZA MONTE GRAPPA carro armato leopard 4 i tank della rheinmetall 6