ROBERT FICO È FUORI PERICOLO – IL PRIMO MINISTRO SLOVACCO NON RISCHIA PIÙ LA VITA: RIMARRÀ ALL’OSPEDALE DI BANSKA BYSTRICA PER LA CONVALESCENZA DOPO L’ATTENTATO DI MERCOLEDÌ SCORSO, IN CUI HA RICEVUTO TRE SPARI ALL’ADDOME, SOLITAMENTE MORTALI – LA FOLLIA PARANOICA DELL’ATTENTATORE, JURAJ CINTULA, OSSESSIONATO DAI ROM “PARASSITI” E ALTALENANTE IN POLITICA ESTERA (PRIMA FILO-RUSSO, POI ANTI-PUTINIANO). NEL 2015 SCRIVEVA: “DOV’È IL BREIVIK SLOVACCO?”

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robert fico robert fico

1. MINISTRO SLOVACCO, FICO NON È PIÙ IN PERICOLO DI VITA

(ANSA-AFP) - Il primo ministro slovacco Robert Fico non è più in pericolo di vita dopo l'attentato di mercoledì scorso. Lo fa sapere un ministro slovacco.

 

2. FICO MIGLIORA CINTULA IN TRIBUNALE: «IO COLPEVOLE»

Estratto dell'articolo di Francesco De Palo per “il Giornale”

 

Ha ammesso di aver premuto il grilletto contro il premier slovacco il 71enne Juraj Cintula, accusato di tentato omicidio premeditato contro Robert Fico per una vendetta e che rischia fino all’ergastolo. Ieri il magistrato inquirente ha disposto la custodia cautelare per elevato rischio fuga, in un quadro complicatissimo che sta elevando al cubo la tensione dentro e fuori il paese.

 

attentato a robert fico arrestato l'aggressore attentato a robert fico arrestato l'aggressore

Il primo ministro […] prosegue la convalescenza ma non potrà essere trasferito in un ospedale di Bratislava, come ammesso dal vice primo ministro Robert Kalinak. «Le sue condizioni sono gravi, ma non consentono un trasferimento nel prossimo futuro».

 

Il primo ministro rimarrà a Banska Bystrica: «Non abbiamo ancora vinto, è importante dirlo ha aggiunto Kaliniak, dinanzi al nosocomio dove è ricoverato il primo ministro -. Nelle prime ore la prognosi era pessima, si sa che i colpi nell’addome sono praticamente mortali, in questo caso i medici sono riusciti a ribaltare questo stato e a stabilizzare ulteriormente la situazione».

robert fico trasportato in ospedale 2 robert fico trasportato in ospedale 2

 

Il ministero degli Interni ha confermato che il movente del gesto è stato politico, dal momento che Cintula non era d’accordo con le politiche governative di Fico, come l’interruzione delle forniture di armi all’Ucraina, anche se l’aggressore ha dichiarato di non aver avuto l'intenzione di uccidere.

 

Inoltre ha sottolineato che si sono moltiplicate le minacce verso altri esponenti politici del paese. […]

 

3. L'ATTENTATORE DEL PREMIER FICO ASPETTAVA UN BREIVIK SLOVACCO

Estratto dell'articolo di Monica Perosino per “La Stampa”

 

juraj cintula in una foto pubblicata da slovenski branci juraj cintula in una foto pubblicata da slovenski branci

[…] Juraj Cintula è quindi in carcere, Robert Fico è cosciente, i quattro proiettili che gli hanno attraversato il corpo non hanno potuto abbattere quel corpo «forte, sano e in esercizio», come ha spiegato ieri nei dettagli il ministro della Difesa Robert Kalinák che si è dilungato sulle «lesioni sporche e le infezioni» del primo ministro, che resta grave ma con una «prognosi positiva».

 

Il governo comunica buone notizie e fa finta che l'uomo che ha sparato non esista. Perché alla politica serve puntare il dito contro il nemico numero uno di Fico, i giornali e gli oppositori «che aizzano l'odio», non contro un pensionato e le sue ombre. Ma Juraj Cintula esiste. E scrive. Poesie cupe e violente, versi erotici intrisi di dolore, romanzi razzisti in cui si domanda come mai in Slovacchia non ci sia un Breivik, il terrorista neonazista norvegese che nel 2011 uccise 77 persone.

juraj cintula 3 juraj cintula 3

 

«Dov'è il Breivik slovacco? Non è ancora nato? E se lo fosse?» scriveva nel libro autopubblicato nel 2015 intitolata Efata, da èffeta la parola che nel vangelo di San Marco pronuncia Gesù nell'atto di guarire un sordomuto.  Un invito delirante ad aprire occhi e orecchie contro i rom slovacchi, la sua ossessione, «parassiti che sfruttano lo Stato».

 

Nove anni fa Juraj sembrava preannunciare l'epilogo della sua vita: «Se lo Stato non agisce, agisce la società, se non agisce la società, agisce l'individuo, ma allora non chiamiamolo pazzo. Lo dichiarano pazzo, ma lui non è un pazzo, semplicemente non poteva più sopportare quel peso».

robert fico robert fico

 

Si riferiva a Lubomír Harman che 2010 uccise otto persone, i suoi vicini di casa che, a quanto pare, facevano troppo rumore. Anche Lubomír, come Juraj, veniva descritto come «riservato e un po' strambo».

 

Mercoledì, non appena si è diffusa la notizia che un uomo non identificato di Levice aveva sparato a Robert Fico, a Maria Cibulova si è stretto lo stomaco: «Ho subito pensato che potesse essere lui», dice la presidentessa del Literárny klub Dúha, il club letterario Arcobaleno di cui faceva parte anche Juraj.

 

[…] «È una tragedia che Juraj non sia riuscito a gestire la sua frustrazione legata alla politica, ma noi ne prendiamo le distanze con decisione. Mi sento personalmente oltraggiata». La signora Cibulova e le colleghe del club - frequentato per lo più da donne - indossano spesso casacche a fiori, come se fosse una divisa, e sfoggiano sorrisi materni: «Amiamo la vita, siamo persone positive», spiega e aggiunge che spesso era turbata dai versi di Juraj, dove sensualità e corpi femminili si mescolavano a immagini di torture: «Mi mettevano a disagio, da quei versi usciva rancore, violenza».

juraj cintula 1 juraj cintula 1

 

Dal 2019 Juraj non frequentò più il club, e iniziò a chiudersi sempre più nella suo risentimento. Il pensionato era ossessionato dai rom, ma su altri temi cambiava spesso posizioni. Apparentemente filorusso nel 2016 - quando offrì sostegno a Slovenski Branci, gruppo paramilitare noto per sostenere Il Cremlino, poco tempo dopo litigò con un conoscente che aveva criticato i nazionalisti Ucraini e denunciò un uomo che sosteneva essere un agente russo pagato per infangare l'Ucraina. Juraj era sempre arrabbiato, con tutti.

 

Un soggetto perfetto per cucire teorie cospirazioniste ad uso e consumo variabile. Ma alla Slovacchia delle divisioni e della violenza pubblica non interessa soffermarsi sulle ombre di un pensionato di Levice. E mentre i politici della coalizione predicano di non diffondere odio, loro stessi continuano a infiammare la rabbia sociale

 

[…] E così, una tragedia diventa un'opportunità. Ancora ieri sera, mentre si auspicava la pacificazione della società, il ministro dell'Ambiente Tomas Taraba, accusava il giornale online DenníkN di essere la causa del tentato omicidio di Fico: «L'odio da loro fomentato ha creato fanatici».

 

attentato a robert fico attentato a robert fico

Oltreconfine, l'attentato è entrato nella campagna elettorale del premier ungherese Viktor Orban in pochi secondi: «L'autore del reato è un progressista di sinistra e ha minacciato la vita del primo ministro slovacco, che è a favore della pace. L'Ungheria si erge ancora una volta come un'isola solitaria nel mare dei paesi europei prebellici».

 

Anche l''ex presidente russo Dmitri Medvedev non ha esitato a paragonare l'aspirante assassino del primo ministro al giovane che ha scatenato la Prima guerra mondiale, «una certa versione sottosopra di Gavrilo Princip». L'Europa, ha detto, è ancora una volta sull'orlo del baratro.

attentato a robert fico attentato a robert fico

 

[…] Un pensionato con un forte disagio non funziona bene quanto un "nemico" da poter odiare e combattere. Come ha detto la presidente uscente Caputová, «quanto successo a Fico è un atto individuale, ma l'odio accumulato è un atto collettivo».

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