Estratto dell’intervista a Timperi di Lorena Loiacono per leggo.it
Cosa ritiene inaccettabile?
«Questo metodo da Marchese del Grillo: io sono io e voi non siete parliamoci chiari: in questo modo si sta lasciando indietro quella parte di cittadini che non possono usare l'online, per mille motivi diversi. Questa è l'inclusività di Roma? Qui si corre a due velocità diverse con cittadini di serie A di serie B».
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Cosa propone?
«Al comandante dei vigili e al sindaco Gualtieri chiedo, invece di andare a suonare da Fiorello, di procedere di ripristinare il bollettino vecchia maniera lasciato sul parabrezza. Oppure, per chi vuole, il pagamento online con PagoPa».
MULTE SENZA BOLLETTINO
Estratto dell'articolo di Lorena Loiacono per leggo.it
A Roma anche solo pagare una multa diventa una corsa ad ostacoli. Se non si ha un computer e una familiarità con le tecnologie si è condannati di fatto a pagare un sovrapprezzo. Così centinaia di persone, soprattutto anziani, sono costretti a un inaccettabile calvario.
In caso di violazioni al Codice della strada, infatti, i vigili urbani non lasciano più il bollettino del verbale (di divieto di sosta, ad esempio) con cui andare direttamente a pagare ma mettono sul parabrezza il cosiddetto Pav, vale a dire il Preavviso di violazione, su cui si avverte l'automobilista della multa e della somma da pagare.
Ma quel foglio di carta termica, che peraltro si deteriora fino a cancellarsi se resta sotto la pioggia, in realtà non basta per pagare la multa: bisogna accedere al sito del Comune di Roma, trovare la pagina online per le contravvenzioni, inserire tutti i dati richiesti e pagare la sanzione tramite PagoPa. Oppure, se non si riesce o comunque non si è nelle condizioni di pagare online, sempre tramite il sito del Comune di Roma è possibile avviare la procedura (tramite dati e registrazioni) per scaricare il modulo di pagamento e stamparlo su carta, con cui poi recarsi in un ufficio postale o dal tabaccaio e pagare finalmente la multa.
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Ma il problema riguarda soprattutto le persone anziane, che ogni giorno stanno prendendo d'assalto gli uffici di Polizia municipale dove cercano qualcuno che possa stampargli il bollettino. Altrimenti non resta che aspettare la multa che arriva a casa. Peccato però che in questo caso il cittadino, al contrario di chi ha scaricato il bollettino online, deve pagare anche le spese di spedizione e di notifica: circa 15 euro. Un balzello che colpisce, quindi, solo chi non ha un computer in casa, uno smartphone o una connessione, oppure chi non sa navigare nel sito del Comune o lo trova fuori uso, chi non ha lo Spid o la stampante in casa.
TIBERIO TIMPERI vigili urbani roma 2