ROMA IN CODICE ROSSO - I PRONTO SOCCORSO DELLA CAPITALE SONO IN TILT, TRA AMBULANZE FERME, SCARSITÀ DI POSTI LETTO E AUMENTO DEI CONTAGI DA COVID E DA INFLUENZA - OGNI GIORNO, C'E' UNA MEDIA DI 55 MEZZI DI SOCCORSO (SUI 150 DIURNI E 100 NOTTURNI) BLOCCATI DAVANTI ALLE STRUTTURE A CAUSA DELLA MANCANZA DI POSTI PER ACCUDIRE I MALATI - L'ALLARME DEL PERSONALE SANITARIO: "SIAMO ESPOSTI A RISCHI SEMPRE MAGGIORI DI AGGRESSIONI PER LE LUNGHE ATTESE"  

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Clemente Pistilli per “la Repubblica”

 

ambulanza ambulanza

Caduta sulle scale della linea A della metropolitana, nella stazione Anagnina, una donna è rimasta ferita a terra tre ore prima di ricevere i soccorsi: l’ambulanza chiamata alle 15 è arrivata alle 18.10. E non è un caso isolato a Roma. […]

 

Il sistema dell’emergenza nella capitale è in grande affanno. Con l’aumento dei casi di Covid e di influenza, i pronto soccorso romani sono presi d’assalto. Mancano posti letto e le ambulanze del 118 restano bloccate fuori dagli ospedali anche per dodici ore. Con il risultato che a occuparsi delle emergenze restano circa la metà dei mezzi a disposizione e i ritardi si accumulano. […] Ieri le ambulanze ferme fuori dai pronto soccorso di Roma erano 64. Quasi la metà di quelle a disposizione dell’Ares 118, l’azienda che si occupa dell’emergenza sanitaria, che conta su circa 150 mezzi nelle ore diurne e su circa 100 in quelle notturne.

 

AMBULANZA AMBULANZA

Blocchi importanti del resto sono confermati dalla stessa azienda, specificando che c’è ormai una media di 55 ambulanze bloccate contemporaneamente, con inevitabili ripercussioni sul servizio Inutili anche le dieci ambulanze in più messe in campo dalla scorsa settimana. Tra il personale dell’emergenza c’è grande apprensione. Il coordinatore delle Rappresentanze sindacali unitarie, Andrea Perniè, ha scritto alla manager Maria Paola Corradi: «Siamo esposti a rischi sempre maggiori di aggressioni per le lunghe attese che l’utenza ha nel ricevere il mezzo di soccorso richiesto».

 

AMBULANZE ROMA 1 AMBULANZE ROMA 1

Ancora: «I carichi di lavoro sono divenuti insostenibili». Più dura la Usb, sottolineando che il 27 dicembre scorso c’erano «in coda», dunque in attesa di essere effettuati, ben 101 interventi: «Abbiamo formalmente richiesto alla direzione aziendale la rimozione immediata della direttrice della centrale operativa di Roma. Da due anni segnaliamo procedure che rallentano ulteriormente il già complesso sistema di emergenza».

incendio ospedale di tivoli incendio ospedale di tivoli

 

[…] Non sembra tra l’altro funzionare la cura scelta dal presidente della Regione, il meloniano Francesco Rocca, che, per decongestionare i pronto soccorso, a maggio ha acquistato 350 posti letto dai privati, investendo 23 milioni di euro, […] Andato a fuoco l’ospedale di Tivoli, dove la notte dell’Immacolata hanno perso la vita tre pazienti, il governatore Rocca ha inoltre acquistato ulteriori 178 posti letto dai privati, con una spesa di oltre 10 milioni, sempre per decongestionare i pronto soccorso.

 

AMBULANZE ROMA 1 AMBULANZE ROMA 1

 Ma ieri sera a Roma erano ben 470 i pazienti nelle strutture di emergenza in attesa da oltre un giorno di un posto letto. E la situazione più pesante era proprio quella degli ospedali che, con il nuovo investimento fatto dalla Regione Lazio, dovevano essere alleggerite. Al Pertini, preso d’assalto dopo la chiusura dell’ospedale di Tivoli, c’erano 132 pazienti, 88 in attesa di un posto letto e 77 da più di 24 ore. Centoventi i malati al pronto soccorso del Sant’Andrea, 48 in attesa di un posto letto da più di un giorno.

 

E 164 i pazienti all’Umberto I, 34 in attesa sempre da più di un giorno di essere ricoverati in reparto. […]

 

ARTICOLI CORRELATI

incendio ospedale di tivoli incendio ospedale di tivoli incendio ospedale tivoli incendio ospedale tivoli incendio ospedale di tivoli incendio ospedale di tivoli AMBULANZE ROMA AMBULANZE ROMA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...