L’IMPRESA IMPOSSIBILE DI NETANYAHU: FAR FARE LA PACE A ERDOGAN E AL SISI – IL PRESIDENTE TURCO VOLA PER LA PRIMA VOLTA DA 12 ANNI IN EGITTO: I DUE LEADER, NEMICI DA QUANDO IL GENERALE DEL CAIRO ESTROMISE I FRATELLI MUSULMANI, SI SONO STRETTI LA MANO E HANNO INVOCATO IL CESSATE IL FUOCO A GAZA – HANNO FIRMATO UNA DICHIARAZIONE CONGIUNTA, ACCORDI DI COOPERAZIONE – ERDOGAN: “COOPEREREMO PER LA RICOSTRUZIONE DELLA STRISCIA, CI OPPONIAMO ALLO SFOLLAMENTO DEI PALESTINESI - VIDEO

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ERDOGAN AL CAIRO, È LA PRIMA VISITA DA OLTRE UN DECENNIO

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(ANSA-AFP) - Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha accolto al Cairo il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan per una visita senza precedenti, culmine della riconciliazione dopo oltre un decennio di contrasti tra i due Paesi. I due leader, accompagnati dalle rispettive mogli, si sono scambiati una stretta di mano mentre il presidente turco scendeva dall'aereo, secondo le immagini trasmesse in diretta dalle tv.

E' la prima visita di Erdogan nel paese dopo 12 anni. Erdogan discuterà con Al Sisi del sostegno alla cooperazione, degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza e dei negoziati in corso per il cessate il fuoco.

BENJAMIN NETANYAHU BENJAMIN NETANYAHU

 

ERDOGAN, 'SUBITO IL CESSATE IL FUOCO A GAZA'

(ANSA) - "Un cessate il fuoco a Gaza dovrebbe essere dichiarato il prima possibile, come dovrebbe essere permesso l'invio ininterrotto degli aiuti umanitario verso la Striscia". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi a Il Cairo, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. "Il governo (del premier israeliano Benjamin) Netanyahu continua il massacro, arrivando anche fino a Rafah, l'ultimo posto dove i palestinesi possono rifugiarsi", ha affermato il leader turco. "L'Onu non permetta questo massacro che sarebbe un genocidio", ha aggiunto Erdogan.

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SISI IN TURCHIA AD APRILE, SIGLATI ACCORDI DI COOPERAZIONE 

(ANSA) - Cordiale incontro, questo pomeriggio, al Cairo tra il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi e quello turco Recep Tayyip Erdogan. Lo fa sapere la tv di Stato anticipando che Sisi ha accettato l'invito a recarsi in aprile ad Ankara e che sono stati firmati degli accordi di cooperazione. A breve si terrà una conferenza stampa congiunta.

 

MO: EGITTO E TURCHIA FIRMANO DICHIARAZIONE CONGIUNTA, ERDOGAN INVITA AL SISI

(Adnkronos) - Egitto e Turchia hanno firmato al Cairo, in occasione della visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, una dichiarazione congiunta sulla cooperazione tra i due Paesi. Nel corso di una conferenza stampa con il presidente egiziano, Erdogan - alla sua prima visita al Cairo in 12 anni, in un ulteriore segnale di riconciliazione tra i due Paesi - ha invitato Abdel Fatah al Sisi a recarsi in visita ad Ankara ad aprile. Invito che il leader egiziano ha accettato.

 

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ERDOGAN, 'CON L'EGITTO RICOSTRUIREMO GAZA'

(ANSA) - "Coopereremo con l'Egitto per la ricostruzione di Gaza e ci opponiamo anche noi allo sfollamento dei palestinesi fuori della loro terra": lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa al Cairo con il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi. Tra i progetti comuni, l'installazione di un ospedale a Gaza. "Abbiamo molte risorse per rafforzare le nostre relazioni e il coordinamento con l'Egitto in tutti i settori", ha aggiunto. Ha poi confermato che rivedrà Erdogan in Turchia ad aprile, "in occasione della prima riunione del Consiglio strategico turco-egiziano".

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MO: DISGELO TRA ERDOGAN E AL-SISI, DUBBI SU ECO POSITIVO PER GAZA

(Adnkronos) - Un altro passo avanti verso il disgelo nelle relazioni diplomatiche tra Egitto e Turchia oggi al Cairo, dove il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene ricevuto dal suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi. In cima all'agenda la guerra in corso nella Striscia di Gaza, che per Erdogan e al-Sisi potrebbe anche segnalare la fine di decenni di rancore politico e ostilità diplomatica. Gli esperti sono invece dubbiosi sul considerare questo incontro come positivo per l'esito della guerra a Gaza.

 

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''E' improbabile che la collaborazione tra Turchia ed Egitto abbia un impatto significativo sull'operazione militare israeliana a Gaza'', ha affermato Saif Islam, analista del centro studi di ricerca S-RM a Londra. ''Chiederanno principalmente a Israele di accettare un cessate il fuoco permanente o di limitare le vittime civili a Gaza, e chiederanno che più aiuti umanitari entrino'' nell'enclave, ha aggiunto.

 

"Discuteremo con al-Sisi di varie questioni tra cui economia, commercio, turismo, energia e difesa", ha detto Erdogan durante un discorso televisivo prima dell'incontro con il suo omologo in Egitto. Qualche segnale di distensione c'era già stato. Nel novembre del 2022 i due leader si erano fatti fotografare a margine dei Mondiali di calcio in Qatar mentre si stringevano la mano. E, concretamente, lo scorso luglio sono stati nominati gli ambasciatori dei rispettivi Paesi.

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Tutti tentativi per cercare di risollevare un rapporto politico che era naufragato nel 2013, quando l'allora capo delle Forze armate egiziane al-Sisi aveva rovesciato il governo del presidente Mohamed Morsi. ''Un colpo di stato'', aveva sentenziato Erdogan. Da allora, Il Cairo e Ankara hanno partecipato a vari conflitti regionali sostenendo parti opposte: dalla Libia, dove si sono schierati a favore di Parlamenti rivali, al Qatar, con il quale l'Egitto ha interrotto le relazioni nel 2017 e la Turchia ha invece fornito sostegno diplomatico e pratico.

 

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Punto in comune è invece da tempo, per la politica estera di entrambi, la situazione nella Striscia di Gaza. L'Egitto ha piene relazioni diplomatiche con Israele dal 1979, stabilite durante gli accordi di Camp David, ma messe alla prova dalle azioni israeliane nei confronti con i palestinesi. Meno amichevoli le relazioni della Turchia con Israele. Erdogan ha sempre parlato a nome del popolo palestinese e ha invitato Israele a riconoscere uno Stato palestinese indipendente basato sui confini del 1967.

 

Altro elemento che unisce Egitto e Turchia sono i legami commerciali, che vedono in primo piano il settore dei turismo e dei viaggi, così come quello dell'energia. ''Le relazioni finanziarie sono continuate'', ha affermato Ahmed Morsy, ricercatore senior presso l'Istituto di ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri). ''La Turchia continua a fungere da hub di volo per l'Egitto, mentre le joint venture e il turismo tra i due stati sono continuati'', ha aggiunto.

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Ed è per questo che, secondo gli analisti, la ricostruzione delle relazioni tra Egitto e Turchia si baserà proprio su aree di interesse comune e pratico. "Penso che quello che stiamo vedendo sia una pausa della competizione in vari ambiti, come Libia e Siria, piuttosto che l'emergere di una nuova dinamica regionale", ha notato Morsy, sostenendo che ''ogni Stato è alla ricerca di aree su cui costruire e da cui trarre vantaggio''.

 

BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA

La collaborazione in campo energetico, ad esempio, ha assunto una nuova urgenza anche dopo la guerra in Ucraina che ha fatto aumentare i costi dell'elettricità. ''La revoca del blocco del Qatar ha anche creato l'opportunità di appianare queste differenze'' tra Ankara e Il Cairo, ha sottolineato Islam. ''L'Egitto e la Turchia sono stati infatti più lenti di altri paesi nel tentativo di ricucire i legami, ma questioni recenti, come la crisi a Gaza e la situazione della sicurezza nel Mar Rosso, li stanno spingendo a impegnarsi a vicenda con maggiore urgenza'', ha aggiunto.

 

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