STANZIONE, 65% RAGAZZI USA CHAT GPT PER STUDIARE
(ANSA) - "L'attenzione nei confronti delle neotecnologie esprime la consapevolezza dell'ormai piena integrazione dell'intelligenza artificiale nella nostra vita privata e pubblica" tanto che, ad esempio, "circa il 65% dei ragazzi utilizza oggi l'intelligenza artificiale per svolgere i compiti; due studenti su tre avrebbero preparato l'esame di maturità ricorrendo a Chat Gpt che peraltro, a quanto pare, non sarebbe riuscita a tradurre correttamente il Minosse, o Della legge, attribuito a Platone". Lo ha detto il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, nella relazione al Parlamento.
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"L'intelligenza artificiale è riuscita persino ad arricchire, con effetti visivi e sonori straordinari, la Turandot rappresentata alla Scala. Un' impresa su quattro, nel nostro Paese, ha già integrato l'intelligenza artificiale nei propri processi produttivi ed entro un anno - si stima - il 60% delle aziende la utilizzerà nei procedimenti assunzionali".
IA: GARANTE PRIVACY, 'CREERÀ 97 MLN NUOVI POSTI LAVORO, RISCHIO ULTERIORI DISEGUAGLIANZE'
(Adnkronos) - "Un’ impresa su quattro, nel nostro Paese, ha già integrato l’intelligenza artificiale nei propri processi produttivi ed entro un anno – si stima – il 60% delle aziende la utilizzerà nei procedimenti assunzionali.
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Si ritiene, inoltre, che l’intelligenza artificiale potrebbe sostituire, nei prossimi anni, circa 85 milioni di posti di lavoro creandone, tuttavia, 97 (milioni) di nuovi, sebbene con un rischio di nuove, ulteriori diseguaglianze, evidenziato con preoccupazione dal Fondo monetario internazionale.
E non si tratta, del resto, di un rischio così peregrino, se si considerano le profonde diseguaglianze che, anche sul terreno del lavoro, il capitalismo digitale ha prodotto, rispetto ai lavoratori 'invisibili' della gig economy". Così Pasquale Stanzione, presidente del Garante per la protezione dei dati personali, presentando alla Camera la Relazione sull'attività svolta nel 2023.
Stanzione ha ricordato che "il 2023 è stato l’anno della diffusione massiva dell’intelligenza artificiale" e in ambito sanitario sempre più significative le applicazioni dell'Ia a fini diagnostici, sperimentali, terapeutici. "A dimostrazione delle straordinarie potenzialità delle neotecnologie, basti pensare che si ricorre già al Metaverso per effettuare visite mediche a detenuti, così da coniugare il diritto alla salute – che neppure in carcere può ammettere limitazione – ed esigenze di sicurezza (è il progetto della colonia penale di Mamone)".
INTERCETTAZIONI: GARANTE PRIVACY, 'TROJAN STRUMENTO ONNIVORO, PIÙ GARANZIE'**
(Adnkronos) - 'Auspicio è che si contenga la tendenza a scambiare l’interesse sociale della notizia con il gossip'
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"Si dovrebbero rafforzare ulteriormente le garanzie per le intercettazioni mediante captatore, la cui applicazione sta mostrando tutti i limiti della delega, alla tecnica, di uno strumento potenzialmente 'onnivoro' quale il trojan, tanto più se utilizzato 'a strascico'". Così Pasquale Stanzione, presidente del Garante per la protezione dei dati personali, presentando alla Camera la Relazione sull'attività svolta nel 2023.
"Se si limita la pubblicabilità delle intercettazioni ai soli contenuti riprodotti dal giudice in propri provvedimenti, si circoscrive notevolmente il novero dei dati suscettibili di circolazione al di fuori del giudizio, ammettendola soltanto per le informazioni rilevanti a fini processuali", sottolinea Stanzione. E "ciò che si può auspicare - anche rispetto alla delega legislativa sul divieto di pubblicazione integrale o per estratto dell’ordinanza di custodia in fase di indagini - è che si contenga la tendenza a scambiare l’interesse sociale della notizia con il gossip. La sfida della democrazia è, infatti, proprio nel coniugare la 'pietra angolare' del diritto di (e all’) informazione con la dignità personale (di cui la protezione dei dati è peculiare espressione): tanto più in un ordinamento, come il nostro, dalla vocazione intrinsecamente personalista".
Web: Garante Privacy, 'preoccupa l'odio digitale, degenerazione deve interrogarci'**
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(Adnkronos) - "La vicenda di Asia, la ragazza insultata in rete perché (!) malata, così come quella, di pochi mesi precedente, della ristoratrice toltasi la vita per non aver retto alla 'condanna' dello spietato tribunale di internet, simboleggiano, drammaticamente, le aberrazioni cui può giungere l’odio digitale.
Preoccupa l’uso offensivo del web, la diffusione anche tra i giovani di messaggi istigativi, discriminatori nei confronti, generalmente, di minoranze, delle donne o di chiunque sia percepito come 'altro-da-noi', con rivendicazioni identitarie in forma aggressiva". Così Pasquale Stanzione, presidente del Garante per la protezione dei dati personali, presentando alla Camera la Relazione sull'attività svolta nel 2023.
"Se la rete esprime la morfologia sociale dell’oggi - evidenzia Stanzione - questa sua degenerazione non può non interrogarci con la drammaticità dei problemi epocali, a partire dagli episodi, susseguitisi la scorsa estate e sui quali il Garante è più volte intervenuto, di diffusione sui social di immagini di stupri commessi da ragazzi, in gruppo, su ragazze, sole. Le interrelazioni tra il web e la violenza sono, infatti, più profonde e ambivalenti di quanto una drammatica contabilità delle loro aberrazioni possa restituire. La rete mostra infatti – accanto a innegabili, straordinarie, potenzialità di progresso anche sociale – sempre più un lato oscuro".
Secondo il Garante privacy "molto più dei divieti" occorre "la pedagogia digitale" cui il Garante ha dedicato una parte significativa della propria attività, al fine di "costruire un futuro democraticamente sostenibile".
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