Giammarco Oberto per www.leggo.it
Matrimoni che diventano focolai, serate danzanti nei bar, feste di compleanno che finiscono in isolamento fiduciario. Rave party fino all'alba, non uno con la mascherina. Cronaca di un'Italia che entra ad ampie falcate nella seconda ondata di Covid ma che non sa rinunciare alle feste. Dove spesso c'è un imbucato: l'ospite positivo che manda tutti in quarantena.
IL MATRIMONIO. Una festa di matrimonio tenutasi all'inizio della scorsa settimana ha fatto esplodere un focolaio di contagi a Monte di Procida, nel Napoletano. C'erano 200 invitati, i positivi sono già 13, in poche ore. Il sindaco Giuseppe Pugliese ha chiuso fino a domani scuole, parchi pubblici e privati, sale giochi e scommesse, circoli per anziani.
IL COMPLEANNO. La mamma aveva febbre e tosse ma ha deciso lo stesso di organizzare la festa di compleanno per il figlio, anzi, addirittura spezzandola in due per invitare solo 30 persone per volta. Succede a Ladispoli, sul litorale romano. Risultato: lei è positiva e rischia una denuncia penale, i suoi ospiti - 60 persone - sono state costrette all'autoisolamento e a sottoporsi a loro volta ai test.
IL RAVE. Hanno ballato accalcati tutta la notte, tutti senza mascherina, in un capannone abbandonato. L'arrivo all'alba dei carabinieri ha guastato il rave party di 300 giovani a Settimo Torinese. Tutti sono stati identificati. Altri 50 hanno scelto Pino, sulla collina di Torino, per il rave illegale. E anche lì sono arrivate le divise.
IL PESTAGGIO. Savona, l'equipaggio di una Volante ferma sabato sera un uomo che non indossa la mascherina. Lo invitano a farlo, quello reagisce aggredendo i due agenti, che lo ammanettano. In un attimo sono circondati da altre sei o sette persone minacciose: hanno dovuto sparare due colpi di pistola in aria come deterrente. Il fermato si dilegua con le manette ai polsi.