Rinaldo Frignani per il Corriere della Sera
Una boccata d' ossigeno: ieri 7 italiani su 10 hanno pranzato al ristorante e solo a Roma gli incassi ammontano a 5 milioni di euro. Ma il rovescio della medaglia nella prima giornata in zona gialla per quasi tutta Italia è evidente: assembramenti ovunque, talvolta con scarso uso di mascherine, specialmente fra i più giovani (al massimo sul mento).
Piazze chiuse a tempo nella Capitale, con migliaia di persone in via del Corso (un ambulante preso a pugni da tre bulli), qualche scaramuccia fra ragazzini al Pincio, assalto al litorale, con le consolari (Aurelia e Pontina) intasate.
Stesse scene a Napoli, sul lungomare, così come al Vomero, a Chiaia e in piazza Bellini; e poi anche a Milano, specialmente fuori dalle grandi catene commerciali, in corso Garibaldi, corso Buenos Aires e corso Vercelli: il dispositivo di sicurezza sembra aver funzionato anche in piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele, via Dante e in entrata e in uscita dalla Galleria presidiata dai vigili.
A Palermo, con la Sicilia ancora in arancione e con un clima estivo (26 gradi), in tanti si sono spostati verso il mare, a Mondello e Sferracavallo, e altrettanti si sono radunati in piazza Politeama senza mascherine, tanto che il Comune ha disposto per i prossimi giorni il divieto di stazionamento. Invece a Torino preoccupa la movida, soprattutto in zona Vanchiglia, per gli assembramenti di comitive di ragazzi. Folla in centro a Venezia fra Rialto, Campo degli Osmenisi e Campo Bella Viella.
Tutto esaurito nei locali degli aperitivi a Pescara nonostante la nuova chiusura delle scuole per l' aumento dei contagi, mentre a Bergamo il sindaco Giorgio Gori definisce «da stupidi» gli assembramenti in via XX Settembre e lungo la Corsarola: strade chiuse dai vigili.
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