L’UNICA GIOIOSA INVENZIONE DEL XX SECOLO? LSD! - FU IL CHIMICO SVIZZERO ALBERT HOFMANN AD ACCORGERSI, NEL 1943, D'AVER SCOPERTO FORTUITAMENTE LA MOLECOLA PSICOATTIVA DIVENUTA POI NOTA COME LSD - NE ASSORBÌ UN PO’ ATTRAVERSO LA PELLE E FECE UN TRIP SUL DIVANO DI CASA ASSORTO IN INTENSI GIOCHI CALEIDOSCOPICI DI COLORE - DI QUELL’ESPERIENZA RACCONTÒ: “IL MIO IO ERA SOSPESO DA QUALCHE PARTE NELLO SPAZIO E VEDEVO IL MIO CORPO GIACERE MORTO E…”

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Estratto del libro “Come cambiare la tua mente” di Michael Pollan pubblicato dal “Fatto quotidiano”

 

ALBERT HOFMANN ALBERT HOFMANN

Albert Hofmann fu il chimico svizzero che nel 1943 si accorse fortuitamente d' aver scoperto (cinque anni prima) la molecola psicoattiva divenuta poi nota come lsd. () "La sola e unica gioiosa invenzione del XX secolo", come il suo amico Walter Vogt, poeta e medico svizzero, la definì.

 

() Quando era un giovane chimico, Hofmann lavorava in un dipartimento dei laboratori della Sandoz che, per scoprire nuovi farmaci, isolava composti dalle piante medicinali: in particolare, aveva il compito di sintetizzare, una per una, le molecole contenute negli alcaloidi prodotti dall'ergot, un fungo che può infettare i cereali causando a volte, in chi consuma il pane che se ne ottiene, qualcosa di simile alla follia o alla possessione. () D'altra parte, le levatrici usavano da tempo questo fungo per indurre il travaglio e per fermare le emorragie post-partum, perciò la Sandoz sperava di isolare dagli alcaloidi dell'ergot un farmaco commerciabile.

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Nell'autunno del 1938 Hofmann sintetizzò la 25ª molecola della serie, denominandola "dietilamide dell'acido lisergico", o - più brevemente - lsd-25. I test preliminari effettuati somministrando il composto agli animali non ebbero esito promettente (gli animali diventavano irrequieti, ma nulla più) e quindi la formula fu accantonata. Così per cinque anni, fino a un giorno dell'aprile del 1943.

 

() Quando Hofmann sintetizzò l'lsd-25 per la seconda volta, chissà come doveva averne assorbita un po' attraverso la pelle, e fu "costretto a interrompersi a causa di insolite sensazioni". Andò a casa, si sdraiò su un divano e "in una condizione simile al sogno, a occhi chiusi riuscivo a scorgere un flusso ininterrotto di forme straordinarie che rivelavano intensi giochi caleidoscopici di colore".

 

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E così, nella Svizzera neutrale, durante i giorni più bui della seconda guerra mondiale, ebbe luogo il primo trip di sempre con l' lsd: fu anche l' unico mai intrapreso in totale assenza di aspettative. Affascinato, qualche giorno dopo Hofmann decise di condurre un esperimento su se stesso. Procedendo con quella che pensava essere massima cautela, ingerì 0,25 mg (un mg è un millesimo di grammo) di lsd disciolta in acqua. Per qualsiasi altra sostanza, sarebbe stata una dose minima, ma - come emerse poi - l'lsd è uno dei composti psicoattivi più potenti mai scoperti.

 

() Mentre Hofmann precipita in quella che crede essere sicuramente follia irreversibile, ha luogo il primo bad trip da acido della storia. Dice quindi al suo assistente che deve tornare a casa, e giacché in tempo di guerra l'uso delle automobili è limitato, in qualche modo pedala fino a casa in bicicletta e si stende su un divano, mentre l'assistente chiama il medico (). Hofmann racconta che "gli oggetti familiari e i mobili presero forme grottesche e sinistre.

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() Un demone mi aveva sopraffatto, aveva preso possesso del mio corpo, dei miei pensieri, della mia anima". Si convinse di essere sul punto di impazzire definitivamente, o forse addirittura di stare morendo. "Il mio io era sospeso da qualche parte nello spazio e vedevo il mio corpo giacere morto sul divano".

 

Quando arrivò e lo visitò, il medico trovò tutti i segni vitali - polso, pressione del sangue e respiro - perfettamente normali. L'unica indicazione di qualcosa fuori posto erano le pupille, estremamente dilatate. Una volta esauritisi gli effetti acuti, Hofmann provò la "sensazione di benessere" che spesso fa seguito a un' esperienza psichedelica, l' esatto opposto dei postumi d' una sbornia alcolica.

 

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() La sua esperienza di oggetti familiari che prendono vita e di un mondo che pare "creato di recente" - lo stesso momento d'estasi adamica che Aldous Huxley avrebbe descritto una decina d' anni dopo in Le porte della percezione - sarebbe diventata un luogo comune dell' esperienza psichedelica.

 

Fece ritorno dal suo trip , Hofmann, convinto in primo luogo che fosse stata l' lsd a scoprire lui e non viceversa; e, in secondo luogo, che un giorno quella sostanza si sarebbe rivelata preziosa per la medicina e soprattutto per la psichiatria, forse offrendo ai ricercatori un modello della schizofrenia. Non gli venne mai in mente che il suo "bambino difficile", come avrebbe poi finito per considerare l' lsd, sarebbe divenuto anche una "droga per così dire di piacere" e una sostanza d' abuso.

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