ruggero freddi sul sito de la sapienza
1 - DAGOREPORT
Gli studenti del Dipartimento di Scienze di base e applicate per l’Ingegneria de “la Sapienza” di Roma saranno felici di frequentare una facoltà davvero “open minded”. Il motivo? Uno dei docenti Ruggero Freddi, che terrà un ciclo di lezioni di Analisi1 a Ingegneria clinica, è un famoso ex pornodivo gay conosciuto con il nome d’arte di Carlo Masi. In rete si trovano molti video e foto esplicite del suo passato da attore hard.
Dalla pagina wikipedia, riportata di seguito, si trovano molte informazioni interessanti: Ruggero Freddi/Carlo Masi ha partecipato al concorso di Mister Gay Italia, vincendo il titolo di Mister Alibi 1994. Ha ricevuto due nomination ai GayVN Awards, per le sue prestazioni. Nel 2009 la COLT Studio e la Calaexotic hanno messo in commercio un dildo che riproduce il suo uccello di 21 centimetri, facendolo così diventare il secondo porno attore italiano con un dildo commercializzato dopo Rocco Siffredi.
Nel suo Curriculum vitae presente sul sito de “la Sapienza” non vi è alcun riferimento al suo passato nel porno. Ma in rete si ritrova facilmente un’intervista concessa, a settembre del 2010, al “Corriere della Sera” in cui Freddi racconta la sua vita nell’hard, gli studi e le ambizioni nel mondo dello spettacolo.
Alla domanda “Da grande cosa vorrebbe fare?” rispose: “Mi interessa lo show business, sì. Per ora c’e’ stata questa opportunità a teatro, anche se mi rendo conto che devo imparare quasi tutto. Poi certo, la tv non mi dispiacerebbe. Male che vada ho sempre la mia laurea in ingegneria. Mi ricordo poco e nulla, ma adesso ricomincio a studiare”. Cosa che, a onor del vero, ha fatto alla grande. Dopo la laurea in ingegneria ha portato a casa quella triennale e poi magistrale in matematica (con il massimo dei voti) e, in seguito, un dottorato di ricerca. Una mens sana in corpore sanissimo.
2 - PAGINA WIKIPEDIA DI RUGGERO FREDDI ALIAS CARLO MASI
Da https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Masi
Carlo Masi, nome d'arte di Ruggero Freddi (Roma, 6 ottobre 1976), è un attore pornografico italiano, che lavora negli Stati Uniti come modello esclusivo dei COLT Studios.
BIOGRAFIA
Carlo Masi inizia a frequentare le palestre poco più che quattordicenne, per poi praticare assiduamente il bodybuilding. Laureato in ingegneria informatica con una tesi sulle tecniche del riconoscimento ottico, dopo la laurea inizia a praticare i lavori più disparati, ovvero rappresentante, insegnante di matematica, personal trainer, modello e spogliarellista: queste diverse attività lo hanno portato a girare il mondo, vivendo per alcuni mesi in Canada e a New York. Del suo curriculum fa parte anche la partecipazione al concorso Mister Gay Italia, vincendo il titolo di Mister Alibi 1994.
La sua carriera nell'industria della pornografia gay inizia quasi per caso, quando un selezionatore dei COLT Studios si imbatte in un suo profilo sul sito gaymuscle.org e lo contatta chiedendogli se fosse interessato a lavorare con i COLT Studios;
Da lì il passo fu breve e nel 2004 esordì nel suo primo film porno, Big N' Plenty. Dopo il suo debutto firma un contratto con gli Studios come loro modello in esclusiva. Il suo lavoro come "Colt Model" lo porta a girare gli Stati Uniti e a partecipare a molte serate, presentazioni e cerimonie. Masi viene apprezzato per la sua forte mascolinità, in cui mette in mostra un corpo muscoloso e villoso.
La sua popolarità crescente lo porta a lavorare in una decina di film in soli due anni, ricevendo due nomination ai GayVN Awards, per le sue prestazioni con pornodivi già affermati come Tom Chase e Zak Spears, il titolo di migliore attore non protagonista ai Heat/Gay Awards e molti altri. Inoltre, viene aperto il suo sito ufficiale dove il porno attore romano può entrare in contatto con i suoi fans.
Masi è promotore del sesso sicuro, si batte da sempre per i diritti gay e partecipa a molti Gay Pride che si tengono nel mondo. Legato sentimentalmente al porno attore argentino Adam Champ, anch'egli modello esclusivo dei Colt Studios, con il compagno ha fondato un'agenzia, la Fush Fush Group, che fornisce modelli per spettacoli, sessuali e non, che si svolgono in Italia, Messico e Argentina.
Carlo Masi e Adam Champ iniziano a girare il mondo promuovendo e rappresentando il marchio COLT Studio. Sono ospiti in numerosi TV show in Messico, Guatemala e Argentina e ottengono diverse copertine su riviste di settore tra le quali la popolare guida turistica gay americana Damron, il libro commemorativo dei 40 anni della COLT COLT40. A queste seguono numerose pubblicazioni in tutto il mondo su riviste come la famosa Attitude in Inghilterra, DNA in Australia e Têtu in Francia.
Carlo Masi e il compagno erano intenzionati a lasciare la COLT, per iniziare una carriera come porno attori indipendenti, ma successivamente rinnovano la loro collaborazione con gli studios e firmano un contratto della durata di cinque anni.
Nel 2009 la COLT Studio e la Calaexotic hanno messo in commercio un dildo che riproduce il pene di Carlo Masi, facendolo così diventare il secondo porno attore italiano con un dildo commercializzato dopo Rocco Siffredi.
Nell'ottobre del 2009 si cimenta con una nuova avventura lavorativa, debuttando a teatro con Senzaparole, rivisitazione di Atto senza parole di Samuel Beckett, con la regia di Andrea Adriatico e portato in scena a Bologna con la compagnia Teatri di Vita.
Nel 2010 Carlo Masi ottiene diversi inviti alla popolare trasmissione di Italia Uno Chiambretti Night e su Rai 4 Sugo. È il primo attore porno gay in Italia ad avere un concreto riconoscimento da parte dei media nazionali e per il suo ritorno a teatro con lo spettacolo Senzaparole ottiene un'intervista sui quotidiani nazionali La Stampa, il Corriere della Sera e la Repubblica.
Nel 2013 Carlo Masi prende una laurea di primo livello in matematica con il massimo dei voti e nel 2016 prende una laurea magistrale in matematica con il massimo dei voti. Sempre nel 2016 vince una borsa di studio presso il dipartimento di matematica per l'ingegneria (SBAI) per un dottorato in analisi matematica. Attualmente continua a studiare presso lo SBAI.
3 - NIENTE BACI TRA PALESTRATI!
Roberto Tadducci per http://www.gay.it del 12 luglio 2003
Vi è mai capitato di andare in un luogo pubblico, diciamo una palestra, e vedere un ragazzo e una ragazza che si scambiano un tenero bacetto a fior di labbra? Situazione banale che non suscita reazioni: chi è impegnato nel riscaldamento continua a correre, chi sta facendo gli esercizi continua a farlo, e nessuno si sognerebbe mai, giustamente, di lagnarsi.
Nell’Italia del 2003 invece lo stesso gesto diventa motivo di allontanamento dalla palestra stessa se a farlo sono due ragazzi.
Protagonista in prima persona del poco edificante accadimento è Ruggero Freddi, 27 enne studente di ingegneria, nonché body builder, che ci racconta con le proprie parole quanto è successo: «Stavo in palestra col mio ragazzo (sono apertamente dichiarato) e ci stavamo allenando. Ad un certo punto ci siamo dati un bacetto a fior di labbra e uno degli istruttori è venuto da me invitandomi a non farlo più altrimenti mi avrebbe dovuto allontanare dalla palestra.
Gli ho risposto che non potevo non vivere la mia vita solo perché loro avevano dei problemi al riguardo. Dopo un po’ è risuccesso e a quel punto è intervenuto il proprietario che, in una maniera molto rude, mi ha detto di uscire, dicendomi che non si poteva permettere di perdere clienti come vecchie signore o bambini, per quanto nella palestra in questione non ce ne sono, mentre invece è una palestra molto frequentata da gay. Oltretutto a quanto mi risulta la palestra è anche segnalata sulla Guida Spartacus per cui uno straniero che venisse in Italia, come il mio ragazzo, rischia di dover fronteggiare simili situazioni.
Ho fatto a quel punto notare che molte coppie etero lo fanno e la sua risposta è stata che in quel caso è diverso, per i ragazzi etero non è un problema. Gli ho detto allora di mettere un cartello con scritto che nessuno si può baciare in quanto una regola o vale per tutti o non vale per nessuno. Ha rifiutato, dicendo ancora che non voleva perdere clienti e invitandomi quando in palestra a comportarmi un un’altra maniera.
Richiesta per quanto mi riguarda inaccettabile: finisce che un’ora te la chiede la palestra, otto ore te le chiedono all’università, cinque ore te le chiedono in famiglia… insomma io voglio vivere la mia vita. Quindi il diktat: o accetti le regole o lasci la palestra. A quel punto, nonostante mi allenassi lì da due anni senza problemi ho deciso di andarmene.”
La struttura in questione è la Mister Gym, in una delle traverse di Via Appia, e ha fatto benissimo Ruggero a cercarsene un’altra, non accettando di essere costretto a seguire una “regola” inesistente (quella del non baciarsi in palestra) che oltretutto dovrebbe valere solo per certi clienti e non per altri. Viene da chiedersi cosa faranno a questo punto gli altri atleti gay, anche “velati”, che frequentano tale palestra.
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