Estratto dell'articolo di Mara Gergolet per il “Corriere della Sera”
Politici europei pagati da Mosca. E una rete di influenze russe, svelata dai servizi segreti di Praga e ora al centro di inchieste in almeno altri due Paesi, il Belgio e la Polonia. Lo scandalo è partito dal portale «Voice of Europe» di Praga e potrebbe essere uno dei maggiori casi spionistici degli ultimi anni, un’operazione del Cremlino per diffondere, attraverso alcuni eurodeputati tesi pro-russe, dietro compenso.
Il sito, in inglese, era in apparenza un normale portale, ma ogni tanto le notizie sembravano scritte con errori tipici di testi prodotti con l’intelligenza artificiale. Spesso venivano intervistati politici euroscettici. Un esame dei servizi cechi ha evidenziato che parte del codice sorgente era in cirillico. Da lì, è partita l’inchiesta. Praga sostiene che dietro «Voice of Europe» ci sia l’oligarca ucraino Viktor Medvedchuk, amico personale di Putin che lo Zar a suo tempo scambiò per alcuni ostaggi in Ucraina.
Viktor Medvedchuk con Vladimir Putin
Avrebbe pagato politici di almeno sei Paesi: Germania, Francia, Polonia, Belgio, Olanda e Ungheria. Ieri, il primo ministro del Belgio, Alexander De Croo ha affermato in Parlamento che il suo Paese collabora con i servizi cechi. I russi hanno avvicinato e corrotto, ha detto, alcuni euro-parlamentari. In serata, la notizia di raid e perquisizioni in Polonia, a Varsavia e Tychy. In Germania, secondo lo Spiegel , sarebbero coinvolti politici dell’AfD. (Ma.G.).
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