Estratto dell’articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
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I lampi nella notte di Mosca sono stretti tra due verità. La prima chiama in causa gli ucraini, la seconda rovescia la responsabilità sui russi.
[…] Kiev […] da mesi ha provato ad allungare il raggio dei suoi droni con due target prioritari: la capitale nemica e Sebastopoli, in Crimea. Molti i tentativi, ogni volta aggiungendo qualche chilometro o potenza come documentano i rottami lasciati dai mezzi impiegati, caduti in passato anche a 40 chilometri da Mosca.
[…] Gli ucraini hanno sperimentato nuovi velivoli costruiti in casa, hanno modificato modelli civili dotandoli di cariche esplosive, hanno pubblicizzato ordigni capaci di centrare un bersaglio a 700 chilometri di distanza. […] Hanno imparato provando, magari contando su quinte colonne e intelligence, cercando bersagli di valore massimo. Ecco la capitale, il ponte di Kherch (con un camion-bomba), il comando della base navale in Mar Nero, depositi e basi aeree nelle zone di confine della Russia. […] Il binomio Mosca-Crimea è evidente. Sono operazioni con implicazioni notevoli.
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[…] Lo sfregio al pennone più alto sul Cremlino — e non un attentato al neo-zar che di solito non riposa «a palazzo» — potrebbe dunque rientrare in questa logica, smentite incluse. I video e la cronologia fanno quasi da verbale. Immancabili i riferimenti a «partigiani» e persino a «oligarchi scontenti».
[…] Proprio la serie di precedenti diventano la «prova». I tentativi ripetuti sono la «matrice» della campagna, dalle incursioni di velivoli senza pilota ai barchini-kamikaze a Sebastopoli, dalle eliminazioni di collaborazionisti nelle zone occupate a quella della figlia di Dugin.
GLI OBIETTIVI DEGLI UCRAINI IN RUSSIA
Mosca ha subito reagito alle esplosioni moscovite denunciando Kiev mentre molte voci hanno chiesto una rappresaglia pesante. Da qui il sospetto per alcuni osservatori che l’incursione notturna non sia altro che una provocazione orchestrata dalla Russia per giustificare bombardamenti sempre più devastanti sull’Ucraina e magari l’uccisione dello stesso presidente Zelensky. […] Dunque i servizi russi possono aver architettato il piano, però sembra eccessivo che abbiano utilizzato un simbolo così importante.
C’è poi il quadro internazionale. La Casa Bianca si è sempre opposta alla fornitura di missili a lungo raggio e di caccia all’Ucraina nel timore di un’escalation. […] L’attacco sul Cremlino rischia di rafforzare il «no». E resta interessante la linea dell’intelligence americana davanti a fatti intricati: sostiene di non essere sempre informata sulle intenzioni dell’alleato, commento che può essere letto come una presa di distanza o un «non sapevo».
GUERRA IN UCRAINA - ZELENSKY VS PUTIN - MEME BY GIAN BOY putin zelensky drone esplode vicino al cremlino 3 drone esplode vicino al cremlino 4 drone esplode vicino al cremlino 2