Savina Confaloni per www.corriere.it
Sono aumentati del 25 per cento i furti d’auto, nei primi cinque mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2020. I ladri si sono rimessi all’opera, dunque, dopo il fermo «forzato» della pandemia. E assieme ai furti, è aumentata anche la percentuale di vetture che non tornano ai legittimi proprietari, nonostante le denunce e l’intervento delle forze dell’ordine.
Il primato dell’Italia
L’Italia scala le classifiche europee quanto a furti d’auto. L’attività dei ladri nei primi cinque mesi di quest’anno è tornata a crescere, dopo il fisiologico rallentamento causato dall’emergenza sanitaria e dalle restrizioni degli spostamenti. E, come non bastasse, si è ridotta anche la percentuale di recupero delle auto rubate nel Paese.
Secondo il «Dossier sui furti d’auto» elaborato da LoJack Italia, società del gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive, sono oltre un milione i veicoli spariti nel nulla negli ultimi 10 anni: di questi 682 mila cono autovetture, mentre la restante parte è composta da moto, veicoli commerciali leggeri e mezzi pesanti.
I furti: +25% tra gennaio e maggio
In particolare, tra gennaio e maggio, con la progressiva ripresa delle attività economiche, i furti dei veicoli sono lievitati del 25% rispetto allo stesso periodo del 2020. Dal dossier di LoJack Italia, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2020, integrandoli con quelli provenienti da report nazionali e internazionali, l’attività criminale non si è mai fermata del tutto, arrivando lo scorso anno a quota 75 mila unità (-24% rispetto al 2019), con i recuperi dei mezzi rubati che hanno registrato una contrazione del 26%, passando dai 38mila dell’anno precedente ai 28mila del 2020.
La Panda va a ruba
Ai vertici della classifica delle auto preferite dai ladri si conferma, per il secondo anno, la Panda, prima assoluta, seguita da 500, Punto e Y, mentre al quinto posto arriva la Golf. A oggi, la quota degli autoveicoli rubati e poi recuperati arriva al 37%, il che significa che quasi due auto su tre rubate nel nostro Paese non tornano nel garage del legittimo proprietario, e spariscono nel nulla, in direzione di mercati esteri oppure utilizzate per alimentare il business dei pezzi di ricambio.
Campania la più colpita
Per quanto riguarda le aree più colpite, Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia, si confermano territori privilegiati dei ladri d’auto. In queste cinque regioni è stato registrato circa l’83% dei furti nazionali, con la Campania che ha riconquistato il triste primato, con oltre 19 mila casi. E nella graduatoria delle regioni più colpite, seguono a distanza Lazio (13.391), Puglia (12.700), Sicilia (8.498) e Lombardia (8.188).
Il Lazio è la regione dove si recuperano meno auto rubate
Secondo il Ministero, il Lazio è la anche la regione in cui si recuperano meno veicoli, solamente il 28%. Per quanto riguarda le tempistiche per ritrovare la propria vettura, il più delle volte si tratta di una corsa contro il tempo: trascorse le prime 24 ore, secondo gli esperti, le possibilità di rintracciarla si riducono al minimo. Ecco che attivare subito le ricerche e munirsi di dispositivi hi-tech affidabili aumenta in modo importante la possibilità di tornare in possesso del proprio mezzo.