Da “Posta e risposta – la Repubblica”
Caro Merlo,
qui a Cagliari si contenderanno la poltrona di sindaco per il centrodestra Alessandra Zedda e per il centrosinistra Massimo Zedda.
Zedda contro Zedda. Temo che anche questa buffa omonimia alimenterà il facile e stupido pregiudizio sulla mancanza di fantasia di noi sardi. Ci sono precedenti?
Dolores Serra — Cagliari
Risposta di Francesco Merlo:
A me pare che, nella pur lunga e divertente casistica delle omonimie, non ci sia il precedente di due avversari nella competizione elettorale diretta. Zedda contro Zedda porta a perfezione il bipolarismo e rende più difficile il voto disgiunto, che proprio in Sardegna è stato determinante per la vittoria di Alessandra Todde alle elezioni regionali. In sede di conteggio, l'omonimia sarà sicuramente una fonte di contestazioni ed è da subito una prova drammatica per il giornalismo, costretto a usare i nomi di battesimo o gli articoli determinativi: maschile, “il Zedda”, e femminile, “la Zedda”.
Infine, in una campagna elettorale che sarà centrata sulla questione morale, vedremo a quale Zedda finirà come nel film I complessi finì a Ugo Tognazzi. Il boiardo di Stato Gildo Beozi, con fama di moralista integerrimo, spesso precisava sui giornali di “non avere nulla a che fare con il noto playboy Guido Beozi” gaudente playboy che veniva fotografato in situazioni “scostumate” e dissipate. Ma quando l'integerrimo venne fotografato in un'orgia di omosessuali fu “il noto playboy Guido Beozi” a precisare sui giornali “di non avere nulla a che fare con il moralista prof Gildo Beozi”.
i complessi 2 i complessi 1 MASSIMO ZEDDA