SCAZZI GENIALI - LEONARDO E MICHELANGELO SI ODIAVANO ANCHE PERCHE' DIVERSISSIMI - DA VINCI CONDUCEVA UNA VITA AGIATA E AMAVA LA MONDANITA', BUONARROTI ERA BENESTANTE MA VIVEVA DA POVERO E NON CURAVA IL SUO ASPETTO - NON È CERTO SE SI SIANO MAI INCONTRATI, MA QUEL CHE È CERTO È CHE TRA LORO NON SCORREVA BUON SANGUE - IL RAPPORTO CONFLITTUALE TRA I DUE MAESTRI DEL RINASCIMENTO RACCONTATO IN "L'INGEGNO E LE TENEBRE" DI ROBERTO MERCADINI…

-

Condividi questo articolo


leonardo da vinci michelangelo buonarroti 1 leonardo da vinci michelangelo buonarroti 1

Marco Ascione per il “Corriere della Sera”

 

Leonardo che sembra plasmato della «stessa sostanza delle nubi». Ed è già sempre altrove. Inafferrabile come i contorni del suo autoritratto. Leonardo inconcludente che, mentre abbozza gli schizzi per il monumento equestre voluto da Ludovico il Moro, si perde cercando prima un cavallo a cui ispirarsi e poi un metodo per mantenere pulite le stalle del Castello Sforzesco.

 

leonardo da vinci michelangelo buonarroti 2 leonardo da vinci michelangelo buonarroti 2

Leonardo vanitoso, che sa vestire (e non disdegna il rosa), uomo di corte, capace di allietare persino con il canto, amabile intrattenitore di Papi, mecenati e nobildonne. Che conduce una vita agiata pur non curandosi dei conti della sua impresa. Leonardo che dice a tutti di sì per dire in realtà quasi solo dei no. Leonardo estremista della sperimentazione, apprendista curioso di ogni minimo segmento del creato, dal sistema solare al volo degli uccelli fino alla composizione delle vernici trasparenti, e mai maestro.

 

leonardo da vinci michelangelo buonarroti 3 leonardo da vinci michelangelo buonarroti 3

Determinato nell'essere sé stesso. Leonardo che rifiuta la tecnica dell'affresco quando dipinge l'Ultima cena, capolavoro che subito rischia di svanire come un sogno al mattino. Leonardo dalla sessualità incerta, fluida forse: omosessuale? Bisessuale? Leonardo che ritocca la Gioconda per anni senza mai consegnarla al suo committente. E invece Michelangelo. Che lavora notte e giorno. Che accetta ogni incarico e lo porta quasi sempre a compimento.

 

Che scolpisce il David commissionato dal Duomo di Firenze, ma anche, in gran segreto, per non apparire distratto, una Madonna con Bambino su richiesta di un ricco mercante di tessuti fiammingo. Michelangelo che è benestante, ma vive da povero. Che non si cura dell'aspetto. Che ha il naso schiacciato per un pugno sferratogli da Pietro Torrigiano all'ennesima provocazione. Michelangelo che non si cambia mai d'abito ed è scontroso. Michelangelo che si interroga su Dio.

 

leonardo da vinci michelangelo leonardo da vinci michelangelo

Burbero e tormentato sul senso delle cose. Michelangelo che ha una vera ossessione per i nudi maschili. Muscolosi e «scolpiti» anche quando dipinge. Michelangelo che nella Cappella Sistina ribalta i canoni della rappresentazione con la creazione di Adamo non più reso vivo dal soffio nelle narici, sulla linea del racconto biblico, ma dall'indice di Dio che si alza in volo. E da allora, così è.

Ma soprattutto Leonardo e Michelangelo insieme. Coevi. Rivali.

 

leonardo da vinci michelangelo buonarroti 4 leonardo da vinci michelangelo buonarroti 4

Toscani che insistono, da geni forse mai più eguagliati nella storia dell'uomo, sullo stesso palcoscenico del Rinascimento. Con un corollario di altri artisti strepitosi e in parte dimenticati. Ebbene: si sono incontrati? Hanno parlato? Forse. Ma piace pensare di sì. E che non sia stato un confronto in punta di fioretto. Geni «che hanno parlato male l'uno dell'altro». Serviva coraggio, va detto, per scrivere un libro dedicato non solo a uno, ma addirittura a tutti e due. Che cosa mai si può aggiungere?

LO SCONTRO TRA LEONARDO E MICHELANGELO NELL ANONIMO MAGLIABECHIANO LO SCONTRO TRA LEONARDO E MICHELANGELO NELL ANONIMO MAGLIABECHIANO

 

 Eppure: sempre si possono osservare le cose da un altro angolo. Solcando territori meno battuti e offrendo con passione un racconto capace di restituire i contorni degli uomini ancor prima che degli artisti. O meglio: le debolezze dell'uomo che si riflettono sulla grandezza del genio. Lo splendore dei gesti perfetti che convive «con le tenebre dell'ossessione». L'ingegno e le tenebre (pubblicato da Rizzoli) di Roberto Mercadini è una conferma.

 

Bomba atomica, il suo precedente libro, non è quindi un fatto isolato. Ci si può perdere nello stupore, una tentazione irresistibile: «La cosa che mi affascinava di più è che questi due maestri, questi due mostri sacri si sono conosciuti e non si sono piaciuti. Questo è così spiazzante da un punto di vista narrativo. Leonardo da Vinci (1452-1519, ndr) e Michelangelo Buonarroti (1475-1564, ndr ) non solo sono totalmente diversi tra di loro, come grida ogni dettaglio della loro autobiografia, ma ognuno dei due è diverso dal resto dei suoi contemporanei.

l ingegno e le tenebre di roberto mercadini l ingegno e le tenebre di roberto mercadini

 

 Sono corpi estranei, squarci nella parete uniforme della norma, che lasciano intravedere un orizzonte più ampio. Insieme, sebbene opposti, anzi proprio perché opposti, sembrano voler istigare ciascuno di noi alla diversità, vale a dire a essere ciò che davvero siamo, fino all'unicità più irreparabile». Ecco perché questo non è, semplicemente, un libro su Leonardo e Michelangelo. La lettura scorre. Galoppa a tratti tra le botteghe d'arte, gli splendori delle opere e la fallacia, a volte, dei comportamenti. L'umanità di due geni.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?