Valentina Marotta per il “Corriere della Sera - ed. Roma”
Raffica di assoluzioni e proscioglimenti per studenti e docenti, vanno invece a processo i vertici della Link Campus University di Roma e del sindacato di polizia Siulp. Si chiude così l'udienza preliminare a Firenze in cui è sfociata la maxi inchiesta sulle presunte lauree facili per i poliziotti iscritti all'ateneo privato.
Il gup Antonella Zatini ha fatto cadere le accuse di falso per 60 tra agenti e ispettori, alcuni dei quali in servizio alla Questura del capoluogo toscano ma ha rinviato a giudizio nove imputati per associazione a delinquere finalizzato alla falsità ideologica e materiale nei verbali di esame.
Il 10 giugno si aprirà il processo per il fondatore e presidente del Cda della Link Vincenzo Scotti, ex ministro democristiano, 89 anni, ritenuto il promotore dell'organizzazione, Carlo Cotticelli, ex tesoriere romano del Pd e ora componente dell'assemblea nazionale del partito, Claudio Roveda, rettore dell'ateneo, il direttore generale Pasquale Russo, Stefano Mustica, vicepresidente del consiglio della scuola e responsabile dell'organizzazione amministrativa degli studenti lavoratori, Felice Romano, segretario nazionale del Siulp, Alessandro Pisaniello, membro del direttivo nazionale del sindacato, e i dipendenti dell'ateneo Luca Fattorini e Andrea Pisaniello.
I nove sono stati assolti da 22 dei 46 episodi di falsi relativi ad esami sostenuti da poliziotti e loro parenti. Il giudice Zatini ha dato una sforbiciata alle accuse contestate dalla pm Christine von Borries ma per conoscere le motivazioni occorrere attendere il 4 marzo. Scotti avrebbe il ruolo di regista dell'organizzazione, secondo la Procura.
Fu lui a fondare nel 2011 la Link Campus, con il riconoscimento del ministero dell'Istruzione e della Ricerca. Nel mirino della Procura sono finiti i corsi di laurea triennale di Scienza della politica e delle relazioni internazionali e i corso di laurea magistrale in studi strategici e scienze diplomatiche degli anni 2016 - 2017 e 2017-2018.
Il meccanismo ideato, ritiene la pm, era semplice: i poliziotti iscritti al Siulp, oltre alla retta universitaria di 3.500 euro, versavano alla Fondazione Sicurezza e Libertà una quota di iscrizione di 600 euro che finiva su un conto corrente a San Marino.
Il versamento era necessario per partecipare al corso di perfezionamento «Human security», indispensabile per essere dispensati dalle lezioni e dagli stage del primo anno e passare direttamente al secondo.
LUIGI DI MAIO ALLA LINK CAMPUS UNIVERSITY CON VINCENZO SCOTTI
Agli studenti sarebbe stato così consentito di non frequentare le lezioni, in violazione del regolamento di Ateneo e di sostenere gli esami, violando la legge, a Firenze anziché a Roma, nella sede della Link Campus, senza sorveglianza sullo svolgimento delle prove. Test sostenuti con commissioni fantasma o perfino in una stanza del mercato ortofrutticolo alla Mercafir, domande anticipate via WhatsApp e tesi di laurea copiate da internet.
VINCENZO SCOTTI A UN GIORNO DA PECORA