Giovanni Vasso per il Giornale
L’ultima trovata dei ladri d’appartamento: adesso le chiavi le “copiano” con i software. Andato in soffitta il vecchio calco di gesso, ora basta scattare una fotografia con lo smartphone e il gioco è fatto.
Con questo ingegnoso meccanismo, sfruttando app e programmi informatici in grado di ricostruire alla perfezione le chiavi di casa di ogni tipo, anche le più moderne, una banda di ladri composta da otto persone, era riuscita a colpire – quasi indisturbata – in case e in alcuni uffici, tra il centro di Napoli, la Campania e il Basso Lazio.
Il loro modus operandi era tanto semplice quanto efficace. La banda, composta da otto persone, s’era specializzata nel far foto alle chiavi di casa delle vittime prese di mira. Bastavano pochi scatti, “rubati” di soppiatto e i file finivano a girare su alcuni programmi informatici che estraevano tutti i dati utili per l'identificazione e la riproduzione. Grazie a questi strumenti hitech, venivano ricostruiti tutti i particolari e i dettagli delle chiavi. Una volta ottenuto il "bozzetto" perfetto delle chiavi da riprodurre, a quel punto venivano duplicate perfettamente dall'organizzazione.
Così quando i ladri giungevano sul “campo”, non trovavano troppe difficoltà a ripulire gli appartamenti. E senza neanche avere il problema di scassinare le serrature e, quindi, di lasciare tracce.
Ma alle gesta della banda delle fotografie ha posto fine l’inchiesta della Squadra Mobile di Napoli che ha ricostruito minuziosamente le strategie dei ladri che con questo sistema, nel periodo che va dal marzo dello scorso anno fino a maggio 2017, sarebbero riusciti a portare a termine così sette colpi.