Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it
Modulo di autocertificazione, congiunti, spostamenti, mascherine: entro domenica 3 maggio 2020 il governo dovrà chiarire una serie di disposizioni contenute nel Dpcm che entra in vigore lunedì 4 maggio 2020 e apre la “fase 2”. L’ufficio legislativo di palazzo Chigi potrebbe fare alcune correzioni al testo prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale oppure pubblicare lacune Faq (risposte a domande frequenti) sul sito del governo. Soltanto dopo il ministero dell’Interno invierà a prefetti e questori la circolare per l’effettuazione dei controlli sul rispetto delle nuove norme. E dunque bisognerà fornire chiarimenti affinché i cittadini non rischino la multa per non aver rispettato le nuove norme.
Identità dei congiunti
Per motivi di privacy non dovrà essere indicata nel modulo l’identità dei “congiunti”. È un altro aspetto che dovrà essere specificato.
Spostamenti nella Regione
Nel decreto gli spostamenti sono consentiti all’interno della Regione. Dovrà essere chiarito se le visite ai congiunti che vivono fuori dal proprio Comune di residenza devono essere e se invece si può rimanere più di un giorno.
Seconde case
Sono consentiti gli spostamenti all’interno della propria Regione e il ritorno presso il domicilio. Si dovrà dunque chiarire se rimane il divieto di trasferirsi presso le “seconde case”.
Le passeggiate
Secondo il decreto si può andare a passeggiare anche lontano dalla propria abitazione. Dunque si deve chiarire se è necessaria l’autocertificazione.
Sport all’aria aperta
Il decreto consente attività motoria all’aperto anche lontano dalla propria abitazione e senza autocertificazione. Si deve chiarire se ci saranno limitazioni.
Autocertificazione
L’orientamento del Viminale è quello di non stampare un nuovo modulo e consentire ai cittadini di utilizzare il vecchio modulo per l’autocertificazione. Palazzo Chigi dovrà confermare che le correzioni sul vecchio modulo sono valide.