Gianni Mura per “la Repubblica”
Povero gioco del calcio. Poveri arbitri. Povero Napoli. Scegliete l' avvio che preferite. Povero calcio, se dopo una partita veramente bella, la migliore del Napoli in campionato, senza nulla togliere a un' Atalanta mai morta, siamo qui a discutere su un solo episodio. Poveri arbitri, se Giacomelli dopo una buona direzione si ritrova sul banco degli imputati soprattutto per quello che non ha fatto. E povero Napoli, si fa per dire in una serata scintillante, se schiumando rabbia deve accontentarsi di un punto quando ne avrebbe meritati tre.
Oltre al gol, una traversa e un palo per Milik, più due ottime parate di Gollini quando i suoi erano schiacciati e storditi dal pressing e dalla superiore tecnica di un Napoli alla ricerca di un rilancio contro una grande (questa è, almeno nei nostri confini, l' Atalanta). Mentre l' 1-1 di Freuler nasce da una paperazza di Meret, succede anche ai migliori, che però nel recupero evita il 2-3 di Ilicic. Ancelotti mette in difficoltà Gasperini con la posizione di Callejon, ora sulla fascia ora centrocampista aggiunto. Sfianca De Roon, che ha sulla coscienza il 2-1. Il 2-2 di Ilicic, il migliore con Callejon e Milik, arriva su dormita dei centrali e a un minuto da un groviglio Kjaer-Llorente che fa gridare al rigore tutto lo stadio.
Per me, piuttosto netto. Vero che Llorente allunga un tentacolo, ma Kjaer lo carica come un bufalo senza nemmeno guardare dov' è il pallone. Giacomelli non fischia. E passi. L' errore più grave è non andare al Var, e altrettanto grave è che Banti non lo convochi. È anche questione di buon senso: se tutta una squadra, non solo chi ha subìto il fallo, chiede il rigore significa che qualcosa da controllare c' è.
Quindi, sembra il momento di chiedere un cambiamento. Ad esempio, concedere nei 90' a una squadra (allenatore o capitano) la facoltà di richiedere il Var due o tre volte per partita. Come nel volley, o nel tennis. Sarebbe un modo per responsabilizzare chi è in campo e per calmare chi guarda e trova motivi di sospetto anche in un aggeggio creato per cancellarli. Ma che, così com' è, può ottenere l' effetto opposto.
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Sudatissimo il sorpasso della Juve sull' Inter. Contro un bel Genoa, Ronaldo si procura il rigore e lo realizza al 96'. Come già l' Inter a Brescia, la Juve non gioca bene ma vince. È un momento così. Di luminoso solo le scritte in verde fosforescente sulle maglie: benvenuti a Disneyland. Conte continua a lamentarsi, giocano sempre i soliti. Chissà cosa dovrebbe dire Fonseca, oltre ad inventarsi Mancini centrocampista.