USA REINSERISCONO HOUTHI NELLA LISTA GRUPPI TERRORISTICI
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(ANSA) - In risposta agli attacchi nel Mar Rosso, gli Stati Uniti hanno deciso di reinserire gli Houthi nella lista dei 'terroristi globali appositamente designati' (Sdgt). Lo riferiscono due alti funzionari americani. La designazione entrerà in vigore tra 30 giorni. Designati come gruppo terrorista durante la presidenza di Donald Trump, gli Houthi erano stati rimossi dalla stessa lista da Joe Biden nel 2021 per consentire l'ingresso di aiuti in Yemen. "Questa misura non colpirà la popolazione yemenita e il sostegno umanitario continuerà", hanno sottolineato i funzionari.
"La decisione nel 2021 del segretario di Stato Antony Blinken di togliere gli Houthi dalla lista dei gruppi dei terroristi era legata alla situazione estremamente drammatica della popolazione civile", riferiscono due alti funzionari americani sottolineando che all'epoca "era la scelta giusta". (ANSA).
AL VIA I NEGOZIATI PER IL COMANDO DELLA MISSIONE UE IN MAR ROSSO
(ANSA) - Ora che è stato sorpassato il primo ostacolo e la missione Ue in Mar Rosso anti Houthi sta prendendo forma, ben presto si dovrà affrontare la questione del comando e del quartier generale dato che l'ok formale del Consiglio Ue è atteso il 19 febbraio al più tardi. Le discussioni fra i 27 - a quanto si apprende - sono allo stato embrionale. Ma l'Italia è fra i papabili.
La Francia, infatti, ha già il comando della missione Agenor, sulla cui falsariga verrà modellata l'operazione per garantire la navigazione sicura nel Mar Rosso (il quartier generale di Agenor è a Dubai). Toccherà ora al Comando Militare dell'Ue fornire le raccomandazioni pratiche alle capitali su come procedere ma questo andrà di pari passo con la disponibilità di ciascuna nazione a fornire effettivi. Banalmente: un Paese potrà anche reclamare per sé il comando ma è difficile che l'ottenga se non schiererà mezzi e uomini sufficienti.
I RAID DI STATI UNITI E GRAN BRETAGNA CONTRO GLI HOUTHI
L'altro aspetto da tener presente è la visibilità in chiave 'negativa'. Perché è vero che la missione sarà europea e non avrà intenti offensivi ma solo difensivi - non prevede nemmeno la possibilità di colpire obiettivi a terra, come fanno gli anglo-americani, ma solo d'intercettare missili e droni - eppure c'è sempre il rischio che il Paese guida possa essere poi preso di mira dagli Houthi. Dunque ci sono pro e contro in entrambi i casi. Ed è anche per questo motivo che l'Ue sta cercando di costruire un ampio sostegno alla sua missione proprio tra i Paesi dell'area, come Egitto e Arabia Saudita.
houthi houthi i navy seals sequestrano missili e componenti iraniani destinati agli houthi