IL SENSO DELLA MELONI PER LA LIBERTÀ DI STAMPA: GIORNALISTI IMBAVAGLIATI ED EDITORI MAZZIATI – FRATELLI D'ITALIA CHIEDE DI ESTENDERE L'AREA DEL DIVIETO DI PUBBLICAZIONE A TUTTI GLI ATTI RELATIVI ALLE INDAGINI PRELIMINARI DI UN’INCHIESTA E DI INASPRIRE LE SANZIONI PER CHI VIOLA LA NORMA CON MULTE CHE VANNO DAI 25 MILA A 1,5 MILIONI DI EURO PER GLI EDITORI – NEI CASI GRAVI SI POSSONO AGGIUNGERE  SANZIONI PENALI COME L'INTERDIZIONE DELL'ESERCIZIO DELL'ATTIVITÀ D'IMPRESA...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

In tutta evidenza, Giorgia Meloni ha deciso e il suo partito esegue: l'informazione giudiziaria dovrà cambiare pelle perché a breve sarà impossibile pubblicare ordinanze di arresto o di perquisizione, sia in forma integrale che per estratto, pena multe e sanzioni draconiane per l'editore fintanto che si sarà nella fase delle indagini preliminari. Resta la possibilità del sunto da parte del giornalista.

 

È di ieri una duplice mossa al Senato e alla Camera, firmata da Fratelli d'Italia, ovvero il deputato Andrea Pellicini e il senatore Sergio Rastrelli, che "invitano" il governo ad applicare le misure previste dal decreto legislativo 231 sulla responsabilità amministrativa e penale delle società quando un mezzo di informazione violi il divieto di pubblicazione sugli atti giudiziari fino a una certa fase del processo. [...]

 

proteste contro la legge bavaglio proteste contro la legge bavaglio

La storia parte da lontano. Da quando il deputato super-garantista Enrico Costa, che è stato eletto nelle liste di Azione ma nel frattempo è approdato a Forza Italia, ha proposto e ottenuto di vietare la pubblicazione con il copia-e-incolla di un'ordinanza di custodia cautelare, per meglio garantire i diritti dei cittadini indagati. [...]

 

enrico costa enrico costa

Già così alla Federazione nazionale della Stampa sembrava un bavaglio grave. Ma ora, con il doppio ordine del giorno che sarà votato oggi e che il governo intende applicare quanto prima, il partito di maggioranza relativa estende l'area del divieto a tutti gli atti che nelle fasi delle indagini preliminari facciano emergere gravi indizi di colpevolezza, quali un ordine di sequestro o di perquisizione, e innalza all'inverosimile le sanzioni per chi violasse il divieto di pubblicazione.

 

La legge 231 è lo spauracchio di tutte le aziende, perché le multe oscillano da un minimo di 25.852 euro ad un massimo di 1 milione e mezzo di euro. Nei casi gravi si possono aggiungere anche sanzioni penali quali l'interdizione dell'esercizio dell'attività d'impresa; la sospensione o revoca di autorizzazioni e licenze; il divieto di stipulare contratti con la pubblica amministrazione; l'esclusione e revoca di finanziamenti, sussidi, contributi, agevolazioni; infine il divieto di pubblicizzare beni e servizi. [...]

 

manifestazione contro la legge bavaglio manifestazione contro la legge bavaglio

«Dietro l'etichetta del garantismo e nascondendosi dietro la presunzione di non colpevolezza – insorge Alessandra Costante, segretaria Fnsi – il governo si appresta a peggiorare ulteriormente la norma Costa. Ai giornalisti, come ormai ci ha abituato il governo, la manganellata di sanzioni economiche.

 

E questa volta il manganello sanzionatorio dovrebbe toccare anche gli editori perché per una certa politica le notizie non rientrano nel diritto all'informazione stabilito dall'articolo 21 della Costituzione, ma sono solo un modo per vendere i giornali». [...]

VIGNETTA ELLEKAPPA SUL PROVVEDIMENTO DI ENRICO COSTA VIGNETTA ELLEKAPPA SUL PROVVEDIMENTO DI ENRICO COSTA ENRICO COSTA CARLO NORDIO ENRICO COSTA CARLO NORDIO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?