La famosa fiesta-viaje fue en Los Roques la semana del 9 de marzo. Participaron entre otros los “cantantes” Zion, Noriel, Nakary, Justin Quiles y Kevvo. Todos invitados por el hijo de Elvis Amoroso.
— VVsincensura (@VV_Sin_censura) March 21, 2020
Pobres habitantes de Los Roques, la mayoría de condición humilde. pic.twitter.com/UqzFKqbeK2
DAGONEWS
arresto per un party a caracas
Si sono scatenati in una gara di sesso e droga prima di lanciarsi in balli scatenati sulla spiaggia bianca e divertirsi con prostitute arrivate dall’Europa. Ma all'insaputa di questi ricchi viziati figli dell'élite al potere del Venezuela, il coronavirus era tra loro.
Per alcuni dei "Bolichicos" di punta del Venezuela - la progenie privilegiata della rivoluzione socialista – i festini non si sono fermati nemmeno con il coronavirus. Ad oggi, il virus ha fatto solo sette vittime confermate in Venezuela, ma la pandemia rischia di sopraffare un sistema sanitario già paralizzato, dove negli ospedali manca acqua, elettricità e forniture medihe.
Non è chiaro quante persone si siano ammalate il mese scorso nell'arcipelago di Los Roques. Ma un party ha sollevato preoccupazioni ai massimi livelli del governo e ha suscitato condanne da parte dei venezuelani rinchiusi in casa da settimane.
«C'è stata una festa, su un'isola, e praticamente tutti quelli che hanno partecipato sono positivi» ha detto Nicolás Maduro alla TV di stato il 20 marzo. Tre giorni dopo, mentre i post imbarazzanti di Instagram trapelavano sotto l'hashtag #CoronavirusParty, Maduro minimizzava il problema: «Chi critica una festa? Non sapevano di essere malati».
In America Latina le élite sono accusate di importare il virus. In Messico, ad esempio, circa 20 persone sono state trovate infette dopo essere tornate da una settimana bianca a Vail, in Colorado. Ma sono i poveri – che lottano per sopravvivere – a sopportare il peso maggiore della pandemia.
«I festeggiamenti a Los Roques sono stati organizzati da diversi uomini d'affari legati al governo» hanno raccontato due persone che hanno familiarità con questi festini. Tra i giovani festaioli c'era Jesús Amoroso, figlio del funzionario anticorruzione di Maduro. Al party c’erano anche due famosi artisti reggaeton portoricani, Sion e Justin Quiles, che sono visti con Amoroso su un motoscafo.
Un portavoce ha detto che Sion e Quiles erano nelle isole per girare un video e non hanno partecipato a nessun evento. Entrambi sono risultati negativi per il virus.
Al famoso party c’erano prostitute che provenivano da Madrid e Londra e girava cocaina. Sicuramente una delle ragazze aveva il virus e nessuno lo sapeva. Pochi giorni dopo in sei persone sono risultate positivi al virus.
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