SI FA POLITICA ANCHE CON I GELATI – IL MARCHIO DI GELATI “BEN & JERRY’S” ANNUNCIA LA FINE DELLE VENDITE NEI TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI, COME RITORSIONE PER LE POLITICHE ISRAELIANE, E A TEL AVIV SI INCAZZANO – NETANYAHU: “ORA SAPPIAMO QUALI GELATI NON COMPRARE” – IL MINISTRO DEGLI ESTERI, YAIR LAPID: “UNA VERGOGNOSA CAPITOLAZIONE ALL'ANTISEMITISMO” 

-

Condividi questo articolo


Chiara Clausi per "il Giornale"

 

GELATO BEN AND JERRYS GELATO BEN AND JERRYS

Ben & Jerry' s, il fornitore di gelati famoso per aver preso posizione su questioni sociali scottanti, ha annunciato la fine delle vendite nei Territori occupati. L'azienda entra così in uno dei dibattiti più controversi. «Riteniamo che sia incoerente con i nostri valori che il gelato di Ben & Jerry' s venga venduto nei Territori palestinesi occupati», si legge in una nota.

GELATO BEN AND JERRYS GELATO BEN AND JERRYS

 

La società ha cavalcato molti temi di politica nel corso degli anni. Ha abbracciato Black Lives Matter, le questioni sulla crisi climatica, i movimenti di riforma della giustizia penale e ora dà sostegno al movimento di Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (Bds), che cerca di esercitare pressioni economiche e politiche su Israele per conto dei palestinesi.

 

GELATO BEN AND JERRYS GELATO BEN AND JERRYS

La società britannico-olandese Unilever ha acquisito Ben & Jerry' s nel 2000, a condizione di concedere alla gelatiera del Vermont una maggiore autonomia per preservare la «cultura e la missione sociale» dell'azienda. Ma la società ha subito precisato che non stava boicottando il Paese nel suo insieme. «Rimarremo in Israele», ha detto. Semplicemente si ritira dal mercato in Cisgiordania. Circa 700mila israeliani vivono infatti negli insediamenti, costruiti su terreni conquistati da Israele durante la guerra del 1967.

GELATO BEN AND JERRYS GELATO BEN AND JERRYS

 

L'annuncio però è stato accolto con rabbia da molti importanti israeliani, che hanno esortato le persone a smettere di fare scorta di Chubby Hubby, Cherry Garcia o di altri gusti di Ben e Jerry' s. «Ora noi israeliani sappiamo quale gelato non comprare», ha twittato l'ex primo ministro Benjamin Netanyahu, leader dell'opposizione. L'attuale primo ministro, Naftali Bennett, ha definito la decisione dell'azienda «moralmente sbagliata» e ha dichiarato: «Ben & Jerry' s ha deciso di etichettarsi come il gelato anti-israeliano».

 

GELATO BEN AND JERRYS GELATO BEN AND JERRYS

E ha avvertito Unilever, che ci sarebbero state conseguenze. Anche il ministro degli esteri israeliano Yair Lapid ha definito la mossa una «vergognosa capitolazione» all'antisemitismo. «Accogliamo calorosamente la decisione, ma chiediamo a Ben & Jerry' s di porre fine a tutte le operazioni nell'apartheid israeliano», ha affermato invece in un post su Twitter il movimento Bds.

 

GELATO BEN AND JERRYS GELATO BEN AND JERRYS

Ha poi applaudito alla decisione: è stato fatto «un passo decisivo verso la fine della complicità nei confronti dell'occupazione israeliana e delle violazioni dei diritti dei palestinesi», ma ha invitato a fare di più. Il ritiro di Ben & Jerry' s dai Territori occupati non avrà effetto immediato, poiché il suo attuale contratto con l'azienda che produce il suo gelato in Israele scade alla fine del prossimo anno. Mentre Ben & Jerry' s Israel, si è presto dissociato. «Continueremo a vendere in tutto lo Stato ebraico: non permettete che Israele venga boicottato».

BEN COHEN E JERRY GREENFIELD FONDATORI BEN & JERRY'S BEN COHEN E JERRY GREENFIELD FONDATORI BEN & JERRY'S gelati ben & jerry gelati ben & jerry BEN COHEN E JERRY GREENFIELD FONDATORI BEN & JERRY'S BEN COHEN E JERRY GREENFIELD FONDATORI BEN & JERRY'S

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGO-SPIFFERA: SUSSURRI & RUMORS - COSA HA SBIANCHETTATO DALLE SUE CHAT MARIA ROSARIA BOCCIA? LA PERIZIA SUI 13 DISPOSITIVI DELL’EX AMANTE DI SANGIULIANO SARÀ LUNGHISSIMA: NON SOLO PER LA QUANTITÀ DI DOCUMENTI, FOTO E VIDEO, MA ANCHE PER VALUTARE COSA È STATO CANCELLATO IN QUESTI MESI – I MISTERI DEL BAYESIAN NON FINISCONO MAI: CHE FINE HA FATTO LA VALIGIA “FORTIFICATA” IN TITANIO IN CUI MIKE LYNCH CUSTODIVA I SEGRETI DELL’INTELLIGENCE DI MEZZO MONDO? – PERCHÉ ALMA FAZZOLARI HA LASCIATO IMPROVVISAMENTE TIM? – GIAMPIERO ZURLO DICE “MESSA” – LA STRATEGIA DI ANDREA ORCEL PER PRENDERSI COMMERZBANK: TEMPI LUNGHI, NO ALLO SCONTRO CON IL GOVERNO TEDESCO

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

DAGOREPORT - L’IPOTESI DI (CON)FUSIONE TRA F2I E IL GRUPPO VENETO DI MARCHI INDISPETTISCE CDP E IL GOVERNO. RAVANELLI RESTA ALLA FINESTRA? E FRENI FRENA – IL PATRON DI SAVE, SOCIETÀ DEGLI AEROPORTI DI VENEZIA, VERONA E BRESCIA, SI SAREBBE MESSO IN TESTA DI FONDERE LA SUA SGR FININT INFRASTRUTTURE NIENTEPOPODIMENO CHE CON LA SOCIETÀ F2I. MARCHI HA GIÀ PRESENTATO IL PROGETTO A PALAZZO CHIGI E AL MEF, ED È PROSSIMO A UN INCONTRO ANCHE CON GIUSEPPE GUZZETTI, MA NELLE STANZE DEI BOTTONI MELONIANI SONO DUE GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE…