SICURI CHE LA LEGGE SULL’OBLIO ONCOLOGICO SIA UNA VITTORIA? – IL TESTO, APPROVATO CON IL SÌ BIPARTISAN IN SENATO, PREVEDE IL DIVIETO DI RICHIEDERE INFORMAZIONI SU UNA PREGRESSA PATOLOGIA ONCOLOGICA DOPO 10 ANNI DAL TERMINE DEI TRATTAMENTI IN ASSENZA DI RECIDIVA. E' UN PASSO AVANTI, MA PER 10 ANNI COMUNQUE IL PAZIENTE NON POTRÀ STIPULARE UN MUTUO, AVERE UN PRESTITO O ADOTTARE UN BAMBINO - LO SFOGO DELL'EX GIEFFINA, CAROLINA MARCONI  

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1 - L'OBLIO ONCOLOGICO DIVENTA LEGGE "UN ATTO DI CIVILTÀ"

Estratto dell'articolo di Grazia Longo per “la Stampa”

 

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Avete avuto un tumore e avete terminato le cure da più di dieci anni? D'ora in poi non vi sarà più impedito di stipulare un mutuo, avere un prestito, ottenere un'assicurazione e neppure di adottare un bambino. Ieri infatti è stata approvata all'unanimità la legge sul cosiddetto «oblio oncologico». Per chi ha meno di 21 anni il limite della fine delle cure scende a 5 anni.

 

Si tratta di un importante passo avanti contro la discriminazione di chi è stato colpito da una patologia oncologica. Il via libera definitivo al disegno di legge è arrivato ieri dall'Aula del Senato, dopo l'ok già ricevuto dalla Camera, con 139 voti favorevoli.

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Un lungo applauso con i senatori in piedi ha seguito il voto dell'assemblea. Grande soddisfazione tra gli oncologi e le associazioni.

 

Il ministro della Salute Orazio Schillaci la definisce «una legge di civiltà che il governo ha fortemente sostenuto a difesa delle persone guarite dal cancro». E la premier Giorgia Meloni aggiunge che la legge «cancellerà quelle umilianti e ingiuste discriminazioni che pesavano sulle persone guarite da patologie oncologiche. Grazie a tutte le forze politiche che hanno consentito di raggiungere oggi questo obiettivo».

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Sono un milione gli italiani interessati dall'oblio oncologico perché considerati guariti, a fronte di 3,6 milioni che vivono con una diagnosi di cancro […] La Legge prevede il divieto di richiedere informazioni su una pregressa patologia oncologica dopo 10 anni dal termine dei trattamenti in assenza di recidiva di malattia in questo periodo. Per i pazienti in cui la diagnosi sia antecedente ai 21 anni, questo limite è ridotto a 5 anni. […]

 

2 - CAROLINA MARCONI: "ASPETTARE DIECI ANNI È TROPPO VORREI ADOTTARE MA NON POSSO"

Estratto dell'articolo di Caterina Stamin per “la Stampa”

 

carolina marconi foto di bacco (2) carolina marconi foto di bacco (2)

La vita di Carolina Marconi, showgirl, imprenditrice ed ex concorrente del Grande Fratello, è cambiata nel 2021 quando, durante un controllo per la fecondazione assistita, ha scoperto di avere un tumore al seno. Dopo un intervento e la chemioterapia, oggi si può considerare guarita. Ma da allora si batte insieme alla Fondazione Aiom - Associazione italiana di oncologia medica - perché venga riconosciuto il diritto all'oblio oncologico.

 

Marconi, il Senato ha dato il via libera alla legge. Come si sente?

«Sono tutti contenti perché non hanno letto la legge o non sanno cosa comporti nella realtà. Sicuramente è un piccolo passo avanti ma sono delusa: si sono anteposti gli interessi di banche e assicurazioni rispetto al diritto di ricominciare a vivere. Persone come me continuano a essere costrette a vivere in sospeso per 10 anni».

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Dopo il sì alla Camera lei aveva definito il testo «una condanna a morte», è ancora così?

«Sì, non è cambiato perché non ci hanno ascoltato. Prevede che puoi riavere tutti quei diritti che ti sono stati tolti - dal mutuo all'adozione - passati dieci anni dalla guarigione. Ma è un tempo troppo lungo per tornare alla nostra libertà. La scienza ha fatto grandi passi in avanti e oggi ammalarsi di tumore non è per forza una condanna a morte. Voglio fare un appello»

 

[…] Come sarebbe una legge più giusta?

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«Una norma che non ci facesse vivere in sospeso. Provi a pensare di riavere i suoi diritti tra 10 anni, come si sentirebbe?».

 

In passato è stata considerata non idonea all'adozione, il sogno di diventare mamma c'è ancora?

«Certo che c'è ancora. Adesso ho 45 anni, forse tra due mesi posso riprovare a rimanere incinta. Io avrei voluto adottare ma non posso, perché devo aspettare 10 anni: questa è la legge. Dieci anni per ricominciare a vivere. Ma io non mollo».

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