Rossella Burattino per il corriere.it
Beppe Sala non ha perso tempo. A tempo record, a cinque giorni dalle elezioni, il sindaco di Milano, riconfermato per il secondo mandato con il 57,73% delle preferenze, contro le 31,97% del candidato del centrodestra Luca Bernardo, annuncia la nuova squadra.
Mantiene le «promesse» fatte. Quella sulla parità di genere: per la metà della giunta è composta da donne: 6 su 12 assessori. Nel ruolo di vicesindaco ha confermato Anna Scavuzzo. E anche per il ruolo di vicesindaco della città metropolitana c’è una donna.
L’altra promessa è che avrebbe fatto «una giunta giovane». È così è stato: «Ci sono due under 30». Sala parla di «grande equilibrio» nelle scelta tra politici e tecnici. Infatti, sei assessori provengono dal Pd, due sono civici, due i tecnici, c’è un riformista e un verde. Ecco la nuova squadra.
Beppe Sala
Sindaco.
63 anni, già manager Expo 2015, al secondo mandato a Palazzo Marino.
Anna Scavuzzo (Pd)
Vicesindaco e assessora all’Istruzione.
Sala: «Rodatissima, avrà anche le deleghe all’Istruzione e ai Rapporti con il Consiglio comunale».
Emmanuel Conte (lista Sala)
Bilancio.
Sala: «Bisogna rimettere in funzione il patrimonio immobiliare, un compito arduo»
Tommaso Sacchi
Cultura.
Sala: «Non solo grandi eventi. Dobbiamo portare la cultura nei quartieri e nelle periferie. Ringrazio Dario Nardella, sindaco di Firenze, perché gliel’ho portato via»
Pierfrancesco Maran (Pd)
Casa e Sviluppo dei quartieri.
Sala: «Il piano quartieri è il progetto di prima linea, con la fusione del patrimonio Aler e Mm. Mi aspetto dal nuovo assessore, e so che lo farà, che ascolti chi ci vive. Non mi interessa il solo esercizio tecnico, c’è la necessità di intensificare il dialogo con gli abitanti delle case popolari. Fedelissimi all’idea della città in 15 minuti, dobbiamo portare i servizi necessari nei quartieri. Maran ci metterà volontà ed esperienza»
Alessia Cappello (Riformisti)
Lavoro e Sviluppo economico.
Sala: «La crescita è obbligata, pubblico e privato insieme, dobbiamo coniugare azione diretta e capacità di stimolo. Il punto è capire quanto il Comune lo potrà fare autonomamente»
Lamberto Bertolé (Pd)
Welfare e Salute.
Sala: «La Salute è rilevante nel programma, meriterà un’attenzione particolare. C’è il tema delle case di comunità: dovremo decidere dove costruire le 28 strutture. Va sviluppato il servizio sanitario territoriale intensificando il dialogo con la Regione»
Elena Grandi (Verdi)
Verde e Ambiente.
Sala: «Avanti con la transizione ambientale per coniugare ecologia e lavoro. Un’operazione non ideologica ma anche non finta. Va portata avanti senza strappi, con il passo giusto. È una delega che mi sta a cuore»
Martina Riva (lista Sala)
Sport, Turismo e Politiche giovanili.
Sala: «Il turismo va ricostruito, più internazionale e meno intercontinentale. Bisogna sfruttare il traino sulle Olimpiadi 2026 e portare lo sport nelle scuole. Servirà un lavoro più attento sulla questione giovanile»
Arianna Censi (Pd)
Mobilità.
Sala: «Qui la strada è tracciata, bisogna riflettere sui tempi del cambiamento. Milano diversa da Parigi e Londra, ma il percorso è indicato. Avanti con buon senso. Arianna è stata mio vicesindaco in Città metropolitana, porterà avanti questi progetti»
Gaia Romani (Pd)
Servizi civici.
Sala: «Milano è una città che non aspetta, trovare formule più rapide per “servire” i cittadini. Gaia ha 25 anni e sarà sicuramente più veloce e smart»
Marco Granelli (Pd)
Sicurezza.
Sala: «Dovremo procedere subito all’assunzione di 500 vigili. Porre attenzione alla sicurezza di sera e di notte»
Giancarlo Tancredi
Rigenerazione urbana.
Sala: «Sviluppare sempre di più il concetto della “città in 15 minuti”. Un grande lavoro di ripensamento dei tempi e degli spazi della città, ma lui la conosce bene essendo già dirigente del Comune di Milano»
Il board per l’innovazione
Sala: «Il mio obiettivo è costituire un board di tecnici - conclude Sala -, lo faremo molto rapidamente. Lo seguirò in prima persona almeno fino all’avvio, non vuol dire che mi terrò la delega. Non ho in mente dei nomi ma delle persone che possano essere interessanti. Dobbiamo fare un bando e scegliere un coordinatore. Una cosa da risolvere in un mese, un mese e mezzo. Inoltre, non ho ancora deciso chi avrà la delega alle Pari opportunità, ma sarà sicuramente una donna».
Lo stadio
Sala: «Incontrerò presto i club di Inter e Milan. Sullo stadio San Siro è arrivato il momento di decidere. Non tutti la vedono nello stesso modo, ma tutti sanno qual è la regola: alla fine decido io. Inutile mettere le mani avanti perché temi da discutere con le società ci sono, ma non possiamo tenerli in ballo tanto tempo. Mi hanno chiesto di incontrarle e lo farò presto».
Recovery
Sala: «Martedì andrò a Roma e inizierò a fare il giro dei ministeri, conto molto sul Pnrr e sul fatto che il governo faccia la sua parte: cioè dare velocità nell’assegnazione di questi fondi. La prima cosa da fare da qui a Natale è fare chiarezza su cosa realisticamente potrà rappresentare il Pnrr per Milano».
Elezioni regionali
Il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Lombardia? Sala: «Penso si debba sapere chi sia un anno prima» del voto. Partire con tempi adeguati ti dà un vantaggio. Se parti in tempo puoi strutturare la tua offerta».
A chi ha avanzato il nome di Giuliano Pisapia, Sala ha risposto: «Mi viene difficile commentare perché non so nemmeno se vuole. Lo saprà lui, non me la sento di esprimermi. Dico solo che vincere in Regione significa scalare l’Everest, va fatto per tempo».
Le parole di Giorgia Meloni
Rinnovare il patentino antifascista da utilizzare negli spazi dell’amministrazione comunale. Sala: «Provo disagio personale ad avere in Consiglio comunale chi fa il saluto romano. Rimane il fatto che la Costituzione è precisa e il mio disagio è evidente, poi bisogna vedere cosa succederà in quella parte politica. Ho letto nelle parole della Meloni di oggi quasi lo stesso disagio, ma deve essere conseguente. Possiamo dire tutto della Meloni, ma non che è stupida. C’è un mio personale disagio e, se deve essere una stagione da cancellare, ci deve essere molta fermezza».