Leonard Berberi per il Corriere della Sera
A Seul, in Corea del Sud, per comprare un chilo di pane bisogna sborsare 13,5 euro. A Tel Aviv, in Israele, una normale bottiglia di vino da tavola costa 24,9 euro. A Oslo, in Norvegia, la benzina viaggia sugli 1,74 euro al litro.
Ma è a Singapore che bisognerebbe fare attenzione al portafoglio: secondo l’Economist Intelligence Unit (che ha analizzato 133 località e 160 prodotti) è qui che si registra il più alto costo della vita. Per il quinto anno consecutivo.
Nella top ten cinque sono realtà europee, tre sono asiatiche, una mediorientale e una dell’Oceania. La città-Stato asiatica—preso il valore di base pari a 100 — si attesta a 116. Traducendolo in percentuale,quindi, vivere lì comporterebbe una spesa media quotidiana del 16% maggiore rispetto alla metropoli usata come riferimento dagli analisti (New York).
Rispetto alla rilevazione precedente Parigi, capitale della Francia e in zona euro, fa un balzo di cinque posizioni e si classifica seconda, con un indice di 112. Lo stesso punteggio di Zurigo, in Svizzera, che però sale di soltanto una posizione rispetto a prima ed è pure al di fuori della moneta unica.
Fuori dal podio — considerando le due città europee al secondogradino—Hong Kong che non va oltre 111 e perde due piazzamenti . Il quinto e il sesto posto sono in mano ad altre due città europee e fuori dalla zona euro: Oslo — che sale di sei posizioni — con 107 e Ginevra con 106 (e su di un gradino).
La città svizzera condivide lo stesso valore di Seul che però rispetto alla rilevazione precedente non cambia in classifica. Di nuovo Europa — al di fuori del mercato della moneta unica—all’ottavo posto: Copenhagen, capitale della Danimarca, segna 105, su di una posizione.
Sale anche Tel Aviv, la più grande città d’Israele, che diventa anno dopo anno sempre più costosa: nell’ultima rilevazione è nona (+2 gradini) e tocca quota 103. Al decimo posto (su di 4) Sydney, il cuore economico dell’Australia con indice 102. E le più convenienti? Sono anche quelle politicamente e socialmente più turbolente: Damasco (Siria) e Caracas (Venezuela).