Andrea Ossino per “la Repubblica - Edizione Roma”
Quando la guardia di finanza ha sequestrato 40 milioni di euro tra partecipazioni e ville sparse in tutta Italia, è emerso un mondo dietro al quale il denaro dell’Enpapi, l’istituto previdenziale degli infermieri, sarebbe stato utilizzato per restaurare appartamenti privati, acquistare voli aerei per assistere alla finale di Champions League o pagare signorine con cui trascorrere notti brave.
Era il 2019 e in quell’indagine venivano contestati diversi reati poi giudicati dal tribunale di Milano. A Roma tuttavia è andato avanti il processo in cui l’ex direttore generale dell’Ente, un imprenditore e un avvocato sono accusati di aver ostacolato la vigilanza sui conti dell’istituto. E adesso la sentenza: l’allora Dg Marco Bernardini dovrà scontare 8 anni di carcere, mentre il legale P. G. è stato condannato a 4 anni di reclusione e l’impresario Giovanni Conte è stato condannato a 7 anni e 6 mesi e solo per un episodio relativo alla compravendita di un immobile a Potenza.
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Favori in cambio di altri favori, come un aereo che da Venezia portava fino in Germania “ per assistere alla partita di Champions League in programma a Berlino il giorno 6 giugno 2015”, quella disputata tra Juventus e Barcellona e terminata con gli spagnoli che portarono a casa la coppa dalle grandi orecchie. Tra gli altri vantaggi anche l’organizzazione “ in almeno 19 occasioni ( tra gennaio 2018 e febbraio 2019), di incontri con ragazze”, pagate “ tra 500 e 800 euro ad evento” e con le quali alcuni indagati, trascorrevano “la serata o la nottata in ristoranti o alberghi in diverse località”.
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