Estratto dell'articolo di Roberta Polese per il "Corriere della Sera"
Asiago (Vicenza) Quando, nel settembre del 2022, la signora Maria Basso decise di festeggiare il suo ottantesimo compleanno nella casa di riposo di Asiago, voleva avere attorno a sé tutti i parenti. […] Non poteva sospettare che proprio uno di quei parenti l’avrebbe uccisa per prenderle l’eredità. Almeno questo è quello che pensa la Procura di Catania, che ha chiesto ottenuto dal gip l’arresto di una delle pronipoti della signora Basso, accusata di circonvenzione d’incapace e omicidio aggravato.
La donna, Paola Pepe, 58 anni, è ora agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a Catania. Maria Basso è morta il 16 dicembre 2022 nella casa di cura di Aci Castello, dove la nipote l’aveva trasferita in fretta e furia da un ospizio di Asiago. Secondo l’accusa, dopo l’invito alla festa di compleanno dell’anziana zia nell’Altopiano, la parente catanese avrebbe ordito un piano per trasferire l’anziana a Catania, facendole firmare prima una procura speciale per gestire i suoi beni e poi un testamento che la indicava come erede universale di un patrimonio di oltre un milione di euro.
Dall’inchiesta emerge che la pronipote, nel corso di un pranzo in casa sua, le avrebbe dato da mangiare un piatto di spaghetti, che avrebbe provocato una «bronchite ab ingestis», infiammazione dei polmoni causata dall’ingresso di sostanze estranee. Maria Basso da anni infatti mangiava solo cibo omogeneizzato, essendo incapace di ingerire altro.
[…] l’atteggiamento della 58enne pronipote era apparso sospetto ai parenti di Asiago sin dal giorno in cui l’avevano incontrata per la prima volta quel 4 settembre del 2022. Prima di quella data, Pepe non si era mai vista in zona. Poi si erano moltiplicate le visite. I primi di dicembre del 2022 Maria Basso, uscita a pranzo con i parenti catanesi sbucati dal nulla, non era tornata nella rsa Bonomo di Asiago. […]
Con una scarna lettera inviata alla casa di riposo di Asiago, qualche giorno dopo Pepe avvisava che da quel momento sarebbe stata lei a prendersi cura di Maria Basso, che lei stessa aveva provveduto a trasferire a Catania in una rsa di sua fiducia. La 80enne, si seppe poi, aveva affrontato un lungo viaggio in auto da Asiago al paesino nel Catanese, senza poter portare con sé né i farmaci né i vestiti.
Più che un trasferimento quel viaggio aveva tutta l’aria di un rapimento. […] I parenti vicentini non hanno tardato a capire il motivo della morte: è stata la stessa Pepe a mandare a tutti le foto dell’anziana davanti a piatti di spaghetti, per dimostrare che la signora Basso stava bene.
«Maria non poteva mangiare nulla che non fosse frullato» è stata la replica dei parenti veneti. La difesa ha cercato di dimostrare come il legame di Pepe con l’anziana fosse di lunga data: «C’erano stati molti messaggi tra le due» […] Ma «Maria non riusciva ad usare il telefono, non poteva muovere le dita, impossibile che le due si fossero scritte», è stata la replica dell’amica Clelia.
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