Estratto dell’articolo di Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”
ultra inter renato bosetti detto renatone
«Dimmi, cosa succede?». Al telefono risponde «Renatone» Bosetti. È il re dei biglietti della Nord, il «gestore occulto degli ingressi illeciti allo stadio», fotografano gli inquirenti. A chiamarlo è il delegato alla sicurezza per lo stadio dell’Inter. È preoccupato. La curva esplode di gente. «I tuoi al primo anello verde...è palese che sono sia sulle scale che sui seggiolini. Son tutti in piedi, e non va bene. Te l’avevo detto. Devono levarsi dalla scala, ognuno di loro deve avere il posto a sedere, sennò diventa un problema».
La telefonata è nel corso di un Inter-Atalanta di quattro anni fa. […] È la principale voce a bilancio delle curve, l’ingresso irregolare. Strappato con furbizia, «diplomazia» o violenza, comunque sempre tollerato dalle società. Il tariffario dipende dall’importanza del match, dal settore dello stadio richiesto e dalla modalità d’accesso. Pagamento su apposite PostePay. Le carte della maxi inchiesta che ha azzerato i direttivi delle due curve offrono un catalogo del menu che i gruppi del tifo organizzato mettono a disposizione.
ultra inter marco ferdico foto di klaus davi
E che nasce dalla tradizionale «doppietta», non in campo ma al tornello, a cui si sommano gli «imbucati» che s’infilano sulle gradinate durante il trasporto di striscioni e coreografie, e quelli che entrano con il «gioco» dello scambio delle tessere.
In tempi recenti, questa «arte» s’è dovuta aggiornare alla figura degli steward. Che nel far passare gli «irregolari» possono essere complici. O prenderle. Con gli addetti ai cancelli, Bosetti (arrestato) sfrutta le sue conoscenze. Tra gli steward stessi, e tra i responsabili delle società che hanno in appalto il servizio.
Spesso, gli addetti in pettorina vengono «affiancati» da qualche ultrà, che segnala chi deve passare senza problemi né controlli. In (almeno) un’occasione, è lo stesso capo ultrà Andrea Beretta, anche lui in manette, a sfidare il Daspo per «istruire» lo steward di turno. Si apre il cancelletto di servizio. O si fa il passaggio multiplo dal tornello a fronte di un solo tagliando.
ultra inter antonio bellocco e marco ferdico
«Normalmente gli ultras mi indicano le persone, e io li faccio entrare», ammetterà uno steward in servizio alle partite dell’Inter: «L’ho fatto per evitare che gli ultras possano “sfondare” e che qualcuno di loro possa minacciare me o i miei collaboratori». La cosa è però sfuggita di mano. «Da questa stagione, la Curva sta esagerando», aggiunge.
ultra inter mauro nepi andrea beretta marco ferdico
Un altro, al telefono con uno dei leader della Nord, Marco Ferdico (anche lui arrestato) protesta: «Tu mi hai detto dieci (persone , ndr ), ne sono arrivati 150!». D’altronde, se non collabori, sono minacce, se va bene. «Tu devi aprire, altrimenti non ti faccio lavorare più». Ma può andare peggio. Milan-Roma, 11 aprile scorso: uno steward blocca una «doppietta». Intervengono gli ultrà rossoneri. Uno «mi ha tirato prima uno schiaffo e subito dopo un pugno», racconta la vittima.
Nel gruppo di tifosi c’è anche il trapper Emis Killa. Un altro metodo è infilarsi con l’aiuto dei parcheggiatori in servizio nei sotterranei. A questi s’aggiungono quelli — autorizzati — a entrare nel pre partita insieme agli striscioni da una porta di servizio. Con un doppio guadagno per la curva: le loro tessere, che non vengono timbrate, finiscono sul «mercato».
La «contabile», in curva Nord, è Debora Turiello (ai domiciliari). In una saletta del «Baretto», riceve i clienti, raccoglie i pagamenti, distribuisce le tessere, fa i cambi dei nominativi. […] Per la Sud rossonera, ci pensa Roberta Grassi […]