Andrea Bucci per www.lastampa.it
MAZZE VICINO VIETA INGRESSO ALLA VICINA DI CASA
Dall'agosto 2007 non riesce ad entrare nella casa di sua proprietà. Perché ogni volta riceve minacce. Lei è una donna di 59 anni che vive a Tonengo di Mazzè dove è proprietaria di tre immobili in via Garibaldi e un terreno poco distante.
Una situazione insostenibile che l'ha costretta a portare in tribunale Giuseppe Cesare Mensa, 55 anni, di Mazzè (avvocato Roberto De Sensi), il vicino di casa resosi protagonista per aver imbrattato le facciate di quelle case e aver occupato con reti da cantiere il terreno. Scritte con vernice bianca lungo i muri della via nei pressi del civico 266 di via Garibaldi, dove Mensa risiede: «Proprietà privata. Mensa Giuseppe Cesare».
MAZZE VICINO VIETA INGRESSO ALLA VICINA DI CASA
Un'azione quella commessa da Mensa forse dettata dalla rabbia per non aver ottenuto in eredità quegli immobili. Perché nel testamento firmato nel settembre 2007, che la sorella Rita aveva scritto in punto di morte - il decesso risale al 6 novembre 2007 - lei aveva invece lasciato in eredità tre immobili e un terreno proprio alla donna 59 enne che l’accudiva.
MAZZE VICINO VIETA INGRESSO ALLA VICINA DI CASA
Per quelle scritte sui muri, ieri, la giudice di Ivrea Antonella Pelliccia ha condannato Mensa (avvocato Roberto De Sensi) al pagamento di una multa di mille euro (la Procura aveva chiesto 900 euro) più il versamento di una provvisionale di altri mille euro in attesa che il giudice civile liquidi il danno a favore della donna costituitasi parte civile. La condanna, però, è riferita solo per gli imbrattamenti nonostante la parte civile rappresentata dall'avvocato Giancarlo Bertone avesse chiesto alla giudice di emettere un provvedimento alternativo.
MAZZE VICINO VIETA INGRESSO ALLA VICINA DI CASA
«Quel signore avrebbe bisogno di aiuto» dice l'avvocato Bertone. Per quanto riguarda la violenza privata denunciata in aula dalla donna 59 enne, la giudice ha inviato gli atti in Procura affinché siano i magistrati a valutare la possibilità di aprire un altro processo.
MAZZE VICINO VIETA INGRESSO ALLA VICINA DI CASA
Ma Giuseppe Cesare Mensa, non è un uomo violento. Nonostante sulla vita di Mensa pesi come un macigno quella condanna a 16 anni (passata in giudicato) ottenuta per aver ucciso nel 26 febbraio del '97 il padre colpendolo con 30 coltellate in tutto il corpo. E anche il sindaco Marco Formia ascoltato ieri in aula come teste di parte civile ha escluso l'indole violenta di Mensa: «Abito lì vicino. Sì, è una persona che ha atteggiamenti particolari, ma non violenti».