È STATA IDENTIFICATA L’UNDICESIMA VITTIMA DELL’ALLUVIONE CHE HA COLPITO LE MARCHE. CONTINUANO LE RICERCHE DEI DUE DISPERSI – LA DISPERAZIONE DELLA MADRE CHE SI È SALVATA AGGRAPPANDOSI A UN ALBERO MA HA PERSO IL FIGLIO DI 8 ANNI, TRAVOLTO DA UN’ONDA – LA NONNA: “ERA TORNATO INDIETRO PER DARMI UN BACINO, POI NON L’HO VISTO PIÙ”

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1 – ALLUVIONE MARCHE: IDENTIFICATA UNDICESIMA VITTIMA, CONTINUANO RICERCHE DUE DISPERSI

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(AdnKronos) - Anche l'ultima vittima rintracciata dai vigili del fuoco è stata identificata: si tratta di uno dei DISPERSI che il personale impegnato stava cercando di rintracciare. Il bilancio complessivo pertanto è di undici persone decedute e due dispersi per i quali continuano le operazioni di ricerca. Il centro coordinamento soccorsi della Prefettura di Ancona continua a riunirsi interfacciandosi con la sala operativa unificata della Regione MARCHE in raccordo con il presidente della Regione e con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

 

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Sono attualmente impiegati sul territorio centinaia di uomini delle forze dell'ordine fra vigili del fuoco, carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza anche con compiti di antisciacallaggio. E' stato disposto sul territorio l'arrivo dei reparti di sommozzatori delle forze di polizia e dei vigili del fuoco. Sono in arrivo rinforzi delle Squadre Operative di Intervento dei Carabinieri, la Polizia di Stato ha ottenuto l'intervento del Reparto Anticrimine e del Reparto mobile di Senigallia. La Guardia di Finanza, come i Vigili del Fuoco e i Carabinieri, ha messo a disposizione elicotteri per il sorvolo delle zone interessate dall'alluvione che potranno essere messi in campo non appena le condizioni meterorologiche attualmente ancora avverse lo consentiranno.

 

2 – MATTIA STRAPPATO ALLA MAMMA DA UN’ONDA. LA NONNA: «ERA TORNATO INDIETRO PER DARMI UN BACINO, POI NON L’HO VISTO PIÙ»

Fabrizio Caccia per www.corriere.it

 

silvia mereu ricoverata silvia mereu ricoverata

«Mattia era tornato indietro per darmi un bacino», dice nonna Marisa pensando all’altra sera, quando ha visto il nipote di 8 anni per l’ultima volta. E adesso questo bacino la tormenta, sente la guancia fredda come ghiaccio. Lei — racconta — gli aveva preparato «il petto di pollo per cena», poi avevano atteso insieme l’ora di chiusura della farmacia comunale che sta lì a pochi metri. La mamma di Mattia, Silvia Mereu, è la farmacista di Barbara, 1.500 anime in provincia di Ancona. Giovedì si era scambiata il turno con la collega Laura Patrignani, che adesso in negozio piange dietro la mascherina anti Covid: «Silvia diceva sempre: Mattia è la mia luce. Ora come farà ad andare avanti?».

 

silvia mereu alluvione marche silvia mereu alluvione marche

Il bambino, figlio unico, risulta ancora disperso e papà Tiziano e nonno Vladimiro, ingegnere in pensione, sono giù a Contrada Coste a seguire le ricerche in mezzo al fango che ha sepolto tutto. «Speriamo che lo ritrovino», sospira la nonna dietro al cancello. Senza aggiungere altro. Quando Silvia giovedì sera ha chiuso il negozio erano le 19.30 passate, è salita sulla sua Mercedes bianca e ha raggiunto la casa dei genitori di Tiziano Luconi, il papà di Mattia, che fa l’assistente sociale.

 

Un saluto veloce e poi via verso San Lorenzo in Campo, dove il mattino dopo il bimbo, un bel moretto con gli occhioni neri, sarebbe tornato in classe felicissimo. Da due giorni faceva la terza elementare ed era tutto un sorriso coi compagni. Ma ecco che prima di andare, lui è sceso dalla macchina ed è corso a salutare la nonna, insegnante d’inglese in pensione, ora confortata in casa dalla sorella Maria. Sulla strada del ritorno, dopo la curva di Ripalta, verso Arcevia, è arrivata la bomba d’acqua.

 

silvia mereu e il figlio mattia silvia mereu e il figlio mattia

«Uno tsunami», raccontano i sopravvissuti di Contrada Coste. Un muro di acqua e fango alto 5 metri. Quello che è successo dopo lo sa solo Silvia, che ora è ricoverata a Senigallia sotto choc. Di sicuro davanti a quell’onda gigantesca la farmacista deve aver pensato che fosse meglio uscire dall’auto per non farsi travolgere, ha preso Mattia in braccio ma la forza dell’acqua glielo ha strappato come una piuma. E lui è andato giù.

 

 Lei invece si è aggrappata a una pianta e lì è rimasta fino all’arrivo dei soccorsi, in un grave stato di ipotermia. C’è un paese intero adesso che piange e prega per il bimbo scomparso. Don Paolo, il parroco della chiesa di Santa Maria Assunta, se potesse tornare indietro gli farebbe accendere tutte le candele della chiesa. Mattia ci è sempre andato pazzo. Entrava e cominciava a spingere tutti i bottoni della pulsantiera, in preda alla più pura meraviglia.

 

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Nonna Marisa non vuole parlare al passato, lei dice che al nipotino «piace accendere le candele in chiesa e così si fa dare sempre le monetine dal papà, ma soprattutto ama andare in motoretta con Tiziano, loro due col casco in giro per il paese», tutti i pomeriggi, aspettando l’orario di chiusura della farmacia. Già.

 

Tutti i pomeriggi, padre e figlio facevano sempre lo stesso percorso: prima un salto al Barbara Bar a fare merenda, a mangiare la crostata e le patatine che gli offrivano Giorgia e Arianna, seduto buono buono vicino ai pensionati impegnati nel tressette e nella briscola. Poi un saluto al fotografo Angelo, a Daniela la parrucchiera e un bacino anche ad Angela Antonucci del negozio di alimentari (che lo descrive come «un folletto, un tesoro di bambino»). Ecco: anche questo gli è sempre piaciuto fare. Mandare bacini a tutti.

 

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Il giro poi terminava puntuale davanti alla farmacia, Tiziano suonava il clacson e Silvia si affacciava a salutarli. «Se non avessimo cambiato il turno, l’altro giorno, ora sotto il fango ci sarei io», dice la dottoressa Patrignani, la collega di Silvia, che non può ancora avvisare la sua famiglia perché a Barbara come altrove da ore è saltato tutto: luce, telefono, internet. Non funziona più niente. Era un mondo felice. Ora è solo buio.

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