STATI DISUNITI D'AMERICA - NEGLI USA SI RIACCENDE IL DIBATTITO SUL DIRITTO ALL'ABORTO: IN OCCASIONE DEL 50ESIMO ANNIVERSARIO DELLA LEGGE ROE VS. WADE, ABOLITA L'ANNO SCORSO, MIGLIAIA DI ATTIVISTI SONO SCESI IN PIAZZA PER LANCIARE LA SFIDA ALLA CORTE SUPREMA: "IL VOTO È STATO FALSATO PERCHÉ UN PRESIDENTE CHE HA PERSO LE ELEZIONI HA SCELTO TRE GIUDICI" - "ANCHE SE IL 65-70% DEGLI AMERICANI È PER LA LIBERTÀ DI SCELTA, CHI DETIENE IL POTERE..."

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Estratto dell'articolo dI Alberto Simoni per “la Stampa”

 

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Janette Jentz sorride e si rintana fra le spalle. «Non avrei mai pensato che la Roe contro Wade venisse cancellata». […] dice di non aver grandi speranze che il suo Stato, il Wisconsin, […] possa scegliere il 4 aprile una Corte suprema vicina alle sintonie dei pro-aborto. Nel giorno del 50esimo anniversario della sentenza che ha cambiato il corso della storia dei diritti in America, il popolo abortista è però tutt'altro che rinunciatario.

 

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[…] La Women's March, il collettivo anti-abortista più grande e ramificato d'America, ha portato nel freddo di una Madison innevata, con il termometro sceso a meno 7, le ragioni della battaglia. […] Lo striscione appoggiato sulla balaustra sotto il podio da dove arringa le compagne di mille lotte, dice: "Bigger than Roe", più grande di Roe.

 

Significa che crogiolarsi nel dolore, e nelle lacrime della sconfitta patita il 24 giugno del 2022 quando la Corte Suprema ha cancellato la Roe versus Wade del 1973, non serve. […] Servono idee, pragmatismo e organizzazione. La battaglia parte dagli Stati. È lì che i conservatori assaltano i diritti a colpi di leggi, conquistando i board dei consigli scolastici e delle biblioteche in una sorta di assalto alla cultura liberal e progressista che ha ormai trasformato l'America in una faida fra tribù.

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[…] Ma il terreno è diverso. Perché è cambiato il contesto politico.  Al Congresso non ci sarà alcuna maggioranza per far passare leggi federali – né restrittive né più docili – sull'aborto; e la Corte suprema è targata a destra. perché – dice Carmona – «un presidente che ha perso le elezioni ha scelto tre giudici».

 

Ma è il messaggio che Carmona ha appena consegnato al suo popolo dentro la Rotunda in un discorso che è politico: grazie a Biden per l'appoggio e motori da accendere per impedire che i repubblicani vincano il Congresso e la presidenza nel 2024. «Il primo passo è qui, in Wisconsin c'è la linea del fronte, mobilitiamoci, vinciamo e poi riconquisteremo i diritti per l'America», dice Rachel che finisce travolta da cori, urla e slogan. […]

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Ma ci sono moltissime giovani, alcune con i fidanzati. Sull'aereo da Detroit a Madison ci sono cinque ragazze venute da New York, sveglia alle 3,30 per essere in prima linea. Ieri in America ci sono stati centinaia di "town hall" sulla falsariga di Madison, discorsi, chiamate "alle armi". Perché quel che spiega Mary dopo aver parlato dal podio, è che «anche se il 65-70% degli americani è per la libertà di scelta, chi detiene il potere in moltissimi posti non fa parte di questa maggioranza». Per questo Carmona è venuta a Madison, la sfida riparte dal basso.

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